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OGLIANICO - I libri sono, secondo un famoso aforisma, delle magie portatili, perché regalano viaggi e fanno vivere avventure incredibili e inaspettate. Lo sa molto bene lo scrittore canavesano, Roberto Paglia. Il suo romanzo d’esordio «Oggi c'è il sole... per me», pubblicato da Albatros, ha conquistato pubblico, lettori e critica. Dalla prima esperienza al Salone del libro di Torino, vissuta con entusiasmo nel 2021, l’autore, classe 1978, non si è più fermato.

Venerdì 26 maggio a Sambuca di Sicilia (borgo dei borghi 2016), Roberto Paglia ha ricevuto, nella sala della Banca Sicana, il terzo premio al XIV Concorso Internazionale ”Navarro”, che è nato per valorizzare il talento degli autori emergenti italiani. L’amore, il primo quello che non si scorda mai, tra Gioele, il protagonista di «Oggi c'è il sole... per me», e Alice ha stregato la giuria con la sua capacità di emozionare e allo stesso tempo far riflettere.

Non è il primo importante riconoscimento per il 44enne, che vive con la famiglia a Busano. L'impresa eccezionale, diceva Lucio Dalla, è essere normale. Proprio la normalità e la toccante umanità della storia nata dalla penna di Paglia sono state le carte vincenti che lo hanno portato a fine agosto 2022 tra i 10 finalisti del Deruta Book Fest 2022 in Umbria. Poi a ottobre 2022 è arrivata una menzione d’onore al premio Le Grazie Porto Venere-La Baia dell’Arte in Liguria, sempre ad ottobre 2022 il romanzo si è piazzato tra i 10 finalisti del Premio Argentario e Caravaggio a Monte Argentario in Toscana.

«A Sambuca di Sicilia sono stato premiato da Enzo Randazzo, scrittore e ideatore e presidente del contest internazionale – racconta Roberto Paglia - Non mi sarei mai aspettato tutti questi riconoscimenti. In Sicilia c’erano in gara 1000 libri. Per me è già stata una sorpresa che il romanzo fosse pubblicato. A questa soddisfazione personale si sono aggiunti quelle dei complimenti di chi l’ha letto, delle vendite e dei premi letterari. E’ anche un’occasione per viaggiare e visitare dei posti bellissimi in giro per la nostra bella Italia».

«L'idea di scrivere il primo romanzo è nata per caso dal titolo del romanzo stesso. Doveva essere un musical "da oratorio" che volevamo scrivere io ed un mio caro amico. Da quel titolo si è sviluppato il racconto – conclude lo scrittore – Nella mia testa, adesso, c’è una nuova storia che vorrei raccontare. Paradossalmente, è meno facile. Staccarsi da Gioele e da “Oggi c'è il sole... per me” è più complicato del previsto: ogni presentazione, premio o iniziativa mi riporta a quel progetto a cui sono ovviamente molto legato. Però vorrei che il mio secondo libro fosse qualcosa di completamente diverso».