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RIVARA-CASTELLAMONTE - Bisogna educare le persone e le nuove generazioni al teatro e alle arti sceniche, portandole nelle scuole e organizzando laboratori, perché, secondo l’autore teatrale contemporaneo Fabrizio Caruso, se «il teatro lo si fa, difficilmente non ce ne s'innamora...». Così è stato per Alba De Santis, Stefano Baldan, Catia Sale, Maria Teresa Anitra, Irene Oberto, Chiara Ceresa, Ilaria Peruffo, Andrea Giordano e Raji Badalà. Sono gli affiatati componenti della compagnia teatrale FuoriContesto. Dall’autunno scorso, con passione, impegno e determinazione si sono messi in gioco, cimentandosi ogni mercoledì sera nei locali della Casa della Musica di Castellamonte, messi gentilmente a disposizione dall’associazione Filarmonica della città, nello studio delle arti sceniche performative. Tra loro e il teatro è stato un vero colpo di fulmine.

Magistralmente guidati dal regista e insegnante Davide Motto, affiancato da Vanessa Lonardelli e Alessandro Lancerotto per il teatro fisico, gli aspiranti attori, portatori di storie eterogenee ma preziose, si sono uniti nelle ore di lezione. Hanno appreso i segreti della recitazione per poi dedicarsi allo studio di un testo greco fino a diventare i protagonisti di una commedia «La pace secondo Lisistrata» portata in scena sabato 1 luglio a Rivara.

Nella cornice di Villa Ogliani, la compagnia teatrale FuoriContesto, con la partecipazione degli allievi del Liceo Musicale di Rivarolo Canavese, ha strappato applausi dando suono, corpo e voce ai personaggi dell’intramontabile opera scritta da Aristofane nel 411 a.C. . Lo spettacolo, sotto l’attenta regia di Davide Motto, Vanessa Lonardelli e Alessandro Lancerotto, ha colto nel segno chiudendo nel migliore dei modi possibili questo primo percorso compiuto dal gruppo teatrale canavesano. «E’ stata un’esperienza molto bella - spiegano da FuoriContesto - Lezione dopo lezione il gruppo si è unito molto. Il corso è stato un’occasione per avvicinarsi al mondo del teatro ma anche e soprattutto un modo per conoscere di più se stessi. Siamo pronti a riprendere il prossimo autunno. L’iniziativa è aperta a tutti, non ci sono limiti di età. La speranza è quella di trovare i locali per le nostre lezioni settimanali. Facciamo già un appello, confidando di trovare un Comune o associazione che ci possa e voglia ospitare».