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RIVAROLO CANAVESE - In occasione delle celebrazioni del 2 giugno (nel video) la città di Rivarolo Canavese ha doverosamente omaggiato Marta Camerlo, la 15enne nominata dal Presidente Mattarella «Alfiere della Repubblica». Il sindaco Alberto Rostagno ha letto la motivazione con la quale il Presidente della Repubblica ha conferito il titolo alla giovane rivarolese: «Per la tenacia con cui ha affrontato la malattia che l’ha colpita da bambina e da cui è uscita rafforzata. La sua attività di volontaria nei confronti dei più bisognosi è la testimonianza di come la sofferenza possa trasformarsi in accoglienza e impegno verso la vita». 

«Al termine della prima media, Marta ha scoperto di avere una grave patologia che ha comportato un intervento e delle terapie molto pesanti, durante le quali non si è mai lasciata abbattere da quanto le stava accadendo. Una volta guarita, ha deciso di trasformare la sua sofferenza in accoglienza e impegno verso la vita, e lo ha fatto con rinnovata energia dedicandosi alle attività di volontariato in oratorio e all’Arsenale della Pace di Torino, dove si occupa del doposcuola per i bambini di Porta Palazzo, dello smistamento di generi di prima necessità per aiutare le persone più povere, della pulizia degli spazi comuni e del servizio nell’orto».

Marta Camerlo, che era presente al 2 giugno anche come effettiva della Filarmonica Rivarolese, ha poi preso la parola per un breve ma significativo ringraziamento: «Non penso di aver fatto qualcosa di eccezionale ma sono felice di sapere che c'è qualcuno che ha visto del buono nelle mie azioni quotidiane. E' stato un grande onore incontrare il Presidente della Repubblica. Le sue parole sono state illuminanti durante la cerimonia, quando ha ricordato che il titolo che abbiamo ricevuto non rappresenta eccezioni ma comportamenti che sono diffusi tra i giovani della nostra nazione. Ai giovani rivarolesi lascio un messaggio del Papa: "Con la loro capacita di sognare i ragazzi diventano maestri di testimonianza e la testimonianza è quella che apre i cuori». Al termine delle celebrazioni sono stati consegnati simbolicamente gli attestati di cittadinanza ai residenti stranieri.