RIVAROLO CANAVESE - Compie 30 anni il Liceo Musicale di Rivarolo. Si tratta di un’associazione culturale nata con il preciso scopo di avvicinare i giovani alla musica non solo per formare professionisti del settore ma soprattutto per educare il pubblico del futuro. Nel 1989, l’allora amministrazione comunale sotto la guida del sindaco Domenico Rostagno aveva richiesto al Liceo Musicale di Ivrea di aprire una sezione separata dei corsi a Rivarolo in modo da verificare la risposta della cittadinanza. Si aprirono così i corsi ad indirizzo esclusivamente classico dedicati allo studio della chitarra, del pianoforte e del violino e della materia complementare di teoria e solfeggio. La risposta fu talmente positiva da convincere l’allora direttivo a prospettare la creazione di una associazione con proprio atto costitutivo e statuto che vennero registrati nel giugno 1993.
Da poco iniziato l’anno delle celebrazioni del 30° anniversario di attività e, riguardando la tanta strada percorsa, è tempo di bilanci e ricordi. Dal 1993 la direzione è stata seguita da Gianni Monte, fondatore e direttore del Liceo Musicale di Ivrea, aiutato nel compito dai vice direttori, il chitarrista rivarolese Paolo Bersano prima e poi dall’eporediese Gino Boprio. Dal gennaio del 2000, Monte ha ceduto il testimone alla pianista castellamontese Sonia Magliano. Il nodo spinoso dell’associazione è sempre stato quello relativo ad una sede propria: argomento più volte presentato anche nei progetti elettorali delle diverse Amministrazioni ma che non ha mai portato una soluzione definitiva.
I corsi, nati nelle aule della scuola G. Gozzano in condivisione con l’attività scolastica curriculare, sono stati trasferiti presto in quelle della vecchia scuola elementare: lo stabile da qualche anno abbattuto che sorgeva al posto dell’attuale Parco Urbano. Nel 1999, uno sfratto immediato stabilito dal collegio docenti, obbligava i corsi a trasferirsi urgentemente in una sede fuori dal contesto amministrativo: il primo «passaggio ponte» fu l’apertura presso la ex sede del liceo linguistico «Scuola del Canavese» che aveva da poco chiuso e che si trovava vicino all’attuale area dell’Urban Center e, pochi mesi dopo, presso i locali dell’Istituto SS Annunziata. In quel mentre i corsi si stavano già arricchendo di nuove discipline come il canto, dapprima solo corale, e a poco a poco lirico e pop.
La vera «rivoluzione» dell’offerta formativa dell’associazione avvenne a partire dal 2005 quando l’amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Fabrizio Bertot assistito dall’assessore alla cultura Martino Zucco Chinà, offrì l’opportunità di tornare nei locali della vecchia scuola G. Gozzano i quali, nel frattempo, si erano svuotati per trasferirsi nella nuova struttura costruita a fianco. L’Associazione si fece carico, quindi, di alcuni lavori di adeguamento e miglioramento e aprì, con l’aiuto del musicista rivarolese Fiorenzo Sordini in quel momento percussionista dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino, alla sezione di musica jazz/rock&blues. All’inizio solo con la classe di batteria e poi, a poco a poco, investendo nei nuovi percorsi di chitarra elettrica e poi di basso; fino ad approdare al canto jazz sotto la guida di Laura Conti a partire dal 2008. I 12 anni formativi trascorsi nei locali di via Le Maire sono stati vissuti con rapporti altalenanti con le amministrazioni che si sono poi susseguite fino a far decidere l’associazione di uscire definitivamente dal contesto pubblico nel 2020 andando ad affittare privatamente gli attuali spazi della villa di via Sant’Anna 1.
Nonostante le difficoltà logistiche, la qualità della formazione è sempre salita costantemente di grado fregiandosi della collaborazione di docenti e musicisti di alto profilo provenienti dal panorama professionale nazionale. La direzione didattica e artistica di questi 23 anni, stabilmente sotto la guida di Sonia Magliano appoggiata fermamente dai direttivi che si sono avvicendati e formati dai genitori dei giovani allievi, è sempre stata molto attenta alle innovazioni e ai programmi conservatoriali soprattutto a seguito della riforma che ha trasformato i Conservatori in Accademie di Alta Formazione Musicale. Non è mai mancato un occhio di riguardo all’aspetto sociale: sono stati tantissimi i progetti che hanno coinvolto, ad esempio, soggetti con disabilità o fragilità di vario tipo e spesso si è parlato di legalità anche attraverso la collaborazione con enti e associazioni legate al sistema carcerario.
«Attualmente, dalle originarie tre discipline insegnate, si è passati a ben 17 possibilità di scelta di un diverso strumento associate a 9 corsi teorici e a un non ben precisato numero di attività collaterali a carattere laboratoriale o di approfondimento. Dai 5 insegnanti dell’organico iniziale, al momento i docenti sono 25, aiutati nel percorso da una decina di assistenti che oramai rappresentano la terza generazione di studenti che, nel frattempo, si sono laureati – raccontano dal sodalizio rivarolese - Il numero di allievi effettivi si è attestato, oramai a partire dal 2009, in una media annuale intorno ai 200 divisi fra chi frequenta i percorsi di avvicinamento alla musica, quanti studiano per affrontare i programmi conservatoriali (attualmente divisi in corsi di Formazione di base e Propedeutici) e quanti, a carattere amatoriale, si avvicinano in età adulta allo studio di uno strumento oppure lo riprendono in mano dopo anni di sospensione. L’attività artistica a supporto di quella didattica non è mai mancata ed ha portato diverse delegazioni a esibirsi in contesti non solo locali. Si ricorda per esempio una lontana esibizione a Montecarlo, alcuni concerti al teatro Regio di Torino, al teatro civico di Vercelli fino ad arrivare alle più recenti esibizioni al salone della cultura di Milano e al festival internazionale degli artisti di strada di Ferrara. Molti sono stati i concorsi ai quali hanno partecipato sia gli allievi della sezione classica sia di quella moderna che ha portato dei gruppi ad esibirsi in contesti nazionali quali Portoferraio, Roma, Albenga ma anche a livello europeo come Parigi, Lione e Nizza».
«L’attività formativa di questi 30 anni ha fatto conseguire ben 185 risultati agli esami presso i Conservatori di Stato e sono almeno una ventina le lauree musicali di cui si ha notizia – concludono dal Liceo musicale - Pertanto i festeggiamenti sono iniziati e si invita chiunque abbia un ricordo storico da voler condividere di contattare la segreteria scrivendo a segreteria@liceomusicalerivarolo.it precisando che sono in programmazione eventi durante tutto l’arco dell’anno 2023 a supporto di questo importante anniversario».