RIVAROLO CANAVESE - Dal 26 marzo al 10 aprile Villa Vallero ospita la mostra «A mio padre - tributo ad Eugenio Guarini» con una selezione di opere rappresentative della sua vulcanica ed eclettica ricerca artistica, con riferimento ad alcuni nuclei tematici caratteristici: le figure femminili, i paesaggi, gli astratti e i monocromatici. Saranno esposte alcune opere inedite. Eugenio Guarini (1939-2020), dopo l’infanzia trascorsa in Toscana, ha studiato a Roma e Milano, laureandosi in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha insegnato per trent’anni in provincia di Torino, sino agli anni trascorsi a Rivarolo Canavese, al liceo Aldo Moro. Dagli anni Ottanta ha esplorato più forme di creatività, privilegiando le tecniche pittoriche.
La mostra rientra nel lavoro di curatela e archiviazione dell’opera filosofica e artistica di Guarini condotta dalla sua famiglia, con il supporto della galleria eporediese Open Art House, per la quale Monica Cremaschi cura l’esposizione rivarolese. La mostra è organizzata da Chiara Guarini, con il patrocinio e il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Città di Rivarolo Canavese, la collaborazione della Biblioteca comunale Domenico Besso Marcheis e l’adesione dell'istituto Aldo Moro e dell’Associazione Ex Allievi.
All’inaugurazione di domenica 26 marzo alle ore 16,30, interverranno Chiara Guarini, figlia dell’Artista, Monica Cremaschi e Sandra Baruzzi, ceramista e insegnante. Seguirà il reading di Matteo Mo e Mara Risitano tratto dal libro «Da qui a lì» di Eugenio Guarini (Giraldi, 2014). La mostra sarà aperta nei giorni 26 marzo, 1-2-8-9 e 10 aprile con orario 15.30–19, ad ingresso libero.