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ROMANO CANAVESE-IVREA - «Dagli anni '60 del ventesimo secolo al primo decennio del ventunesimo, le discoteche, eredi delle antiche balere, erano il luogo in cui tutti potevano essere ciò che desideravano, almeno per poche ore. Buttafuori e buttadentro, baristi e dj, cubiste e drag queen, playboy e strafighe, ballerini e statue, etero e queer. Al centro c'era la pista: palcoscenico e ring, spazio comune in cui tutte le differenze si annullavano. Oggi gran parte di quel mondo non esiste più: restano rovine erose dal tempo e l'eco delle voci, risate, pianti sogni e speranze di generazioni di giovani che hanno avuto la fortuna di viverlo».

Così Max Pezzali introduce il suo ultimo successo, «Discoteche abbandonate». Nel video, realizzato per accompagnare il brano sui canali social, c'è un omaggio al Canavese. Più precisamente al «Nonsolomoda» di Ivrea, regione Poarello. Conosciuta prima con il nome di «Milù» è stata chiusa e abbandonata nel 2014 (nel 2011 si era trasformato per un breve periodo nell'Enphasi).

Nei suoi anni d’oro è stato un luogo di ritrovo e di festa per migliaia di persone provenienti dal Canavese, dal Piemonte, dalla Valle d'Aosta e dalla Lombardia. Il locale al confine tra Ivrea e Romano Canavese ha seguito il declino di gran parte delle discoteche di provincia. Un mondo che oggi quasi non esiste più come racconta Pezzali nella sua nuova hit. Un viaggio tra nostalgia e ricordi. Il Canavese non poteva mancare.