SAN GIORGIO CANAVESE-ISSIGLIO - Lunedì 24 giugno 2024 a Torino si è svolta la manifestazione «Scorribanda di San Giovanni», alla quale hanno partecipato le bande di Issiglio e San Giorgio Canavese, entrambe dirette dal maestro Ivan Pagnone ed entrambe associate ad Arbaga Piemonte. Oltre alla marcia del tardo pomeriggio, le due formazioni musicali si sono esibite anche la sera, durante la sfilata «Aspettando i fuochi di San Giovanni», accompagnati da caratteristici personaggi in costume, come Gianduia e Giacometta.
L’iniziativa torinese rientra nei festeggiamenti del Festa della musica 2024, quest'anno proprio dedicata ai sodalizi bandistici («Prima orchestra siamo noi»), coordinata dalla Pro Loco di Torino e promossa da Arbaga Piemonte, delle quali Italo Iuorio è presidente. Giacomo Spiller, vicepresidente di Arbaga, ha coordinato la giornata e ha invitato le due bande canavesane, che già avevano partecipato all’evento lo scorso anno.
«Al pomeriggio la sfilata prevedeva la partecipazione di più filarmoniche: la nostra formazione (di circa 40 elementi), con la filarmonica Issigliese e quella di San Giorgio, poi la banda di Piobesi ed una formazione mista dell’Arbaga, per un totale di un centinaio di musicisti; era presente anche il Club Majorettes Torino Centro, che si è esibito con noi - racconta Elena Datta, presidente della filarmonica Carlo Botta di San Giorgio Canavese - Siamo partiti verso le 18.30 da piazza Carignano, per poi raggiungere piazza Castello. Ogni tanto la pioggia ha interrotto il corteo ma non la musica: ci siamo riparati sotto i portici di via Roma continuando a suonare per intrattenere il pubblico. Abbiamo raggiunto piazza Castello unendoci alle altre formazioni, dando vita a un concerto a bande unite. Alla sera era previsto il corteo lungo il parco del Valentino, per un momento la pioggia ci ha costretti a ripararci sotto l’Arco monumentale, ma siamo riusciti comunque a suonare ballabili e musiche tradizionali. La presenza del pubblico torinese è stata considerevole: dopo poco ci sono stati i fuochi di San Giovanni». Conclude così la presidente: «Sicuramente è stata un’esperienza anche quest’anno molto bella, e speriamo di poter replicare il prossimo anno!» (Marco Dematteis)