SAN GIUSTO CANAVESE - Una bella e, davvero, interessante serata s'è svolta venerdì 24 marzo 2023 al salone Gioannini a San Giusto Canavese. E’ stata organizzata dalla locale associazione ex allievi salesiani in collaborazione col Comune. Tema dell’incontro «Un documentario geografico sulle Alpi e sull'alpinismo», con un anchorman d'eccezione, il sangiustese Stefano Foglia, a condurre una serata al fianco di Maichi Cantello. L’iniziativa ha fatto registrare una buona presenza di pubblico proveniente anche da fuori paese. Oltre un'ora di argomenti che spaziavano dalla geografia all'attrezzatura, dalle scalate alla storia, da divertenti aneddoti alla passione per i luoghi dell'anima e del silenzio, dai bivacchi ai rifugi.
«Ho fatto una breve descrizione geografica della flora, fauna e fonti d'acqua (fiumi, dighe, laghi) - dichiara Stefano Foglia - , oltre ad una breve storia sull'alpinismo iniziato con la scalata del monte Bianco l'8 agosto 1786 dal cercatore di cristalli Jacques Balmat e dal medico Michel Gabriel Paccard, i primi ad arrivare ai 4.810 metri, rimanendovi poco meno di quaranta minuti». Più amante della montagna che alpinista, come si descrive, fin dai vent'anni ha iniziato ad amare le Alpi, facendo anche corsi di roccia, rispettandola e facendo tante esperienze: alpinismo, ghiaccio, nevai. «Ho raccontato le più belle scalate fatte negli anni 70/80, per fare capire al pubblico la bellezza dei nostri luoghi, in primis in Piemonte e Valle d'Aosta, ma accennando a tutti l'arco alpino dalle Marittime alle Carnie: la Punta Bernina, il Rosa, le Pale di San Martino. Amo tutto l'insieme della visione che ci dà la montagna, che tuttavia va rispettata, intuendone i pericoli». Dalle recenti cronache, fondamentali sono meteo ed attrezzatura: «Certamente - prosegue Foglia - , ed è la chiosa finale su ci mi sono voluto soffermare: informarsi bene sulle condizioni meteo per non essere sconfitti dalla natura, e l'abbigliamento e l'attrezzatura idonei a seconda della tipologia dell'escursione: dagli scarponi ai ramponi, terminando con piccozza e casco che protegge la testa dagli urti e cadute sulla roccia».
Ora, a 71 anni, Stefano non va più molto in montagna, con una seconda (e pari) passione da portare avanti: «La musica - conclude - , in bande a San Giusto e Ivrea». La serata è stata davvero gradevole, sentendo parlare di diga del Teleccio, lago di Ceresole o Punta della Tribolazione e supportata da 130 splendide dispositive e prossimamente vi sarà un secondo appuntamento: «Sabato 6 maggio alle 16 sempre al salone - ci conferma Maichi Cantello (presidente ex allievi salesiani San Giusto) - col giornalista Angelo Conti della Fondazione Specchio dei Tempi de La Stampa, in collaborazione con Unitre Caluso, Pro loco e comune di San Giusto, si parlerà del giornalismo di guerra e delle emergenze, tematiche più che mai attuali. Conti ha un'ampia esperienza in questi campi fra Stati Uniti, Siria, Africa, Ucraina: una testimonianza viva che da anni promuove sul territorio, raccontando i pro e i contro sull'informazione che non sempre può dire tutto ed è purtroppo imparziale. Ultimamente un incontro si è tenuto alle scuole Capitini di Caluso. In cantiere abbiamo altre iniziative del genere nel cassetto, fra storia ed economia, che a breve presenteremo. Con l'intento anche di rafforzare la collaborazione con la nuova Pro loco, questo per concretizzare eventi di carattere comunitario, ma non solo». (S.T.)