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SAN GIUSTO CANAVESE - Fumata bianca dalla riunione del Centro anziani Enrico Tino dello scorso venerdì 17 marzo. A seguito delle dimissioni del presidente Gian Michele Merlo, si è deciso di effettuare una riorganizzazione all'interno del direttivo. Approvato anche il passaggio al terzo settore del sodalizio. È stato nominato un nuovo presidente: si tratta di Franco Basso. Raccoglie il testimone da Merlo, che sarà suo vice. Questo il nuovo direttivo: presidente Franco Basso, vice Gian Michele Merlo, segretario Felice Vernazza, consiglieri Giacomo Cerutti, Liviana Pietta, Mirella Billi e Roberto Stoppa.

«Ci siamo proposti di andare avanti - esordisce il neo presidente Franco Basso - , essendo questo sodalizio importante per il paese a livello sia culturale che ricreativo. Dalla riunione abbiamo deciso un cambio di cariche, con l'amico Gian Michele che diventa vice presidente. Non riusciva a garantire spesso la sua presenza in sede, in ogni caso continuerà a darci una mano preziosa per le nostre attività». I tesseramenti per il 2023 stanno proseguendo, con l'obiettivo di raggiungere il numero di soci degli anni precedenti (all'incirca sui 120 associati), con le iniziative per quest'anno che iniziano ad avere un calendario ufficiale fra tradizione e novità.

«Se nel 2022 abbiamo avuto buona partecipazione - prosegue Basso - , come il soggiorno marino e la gita giornaliera a Lione, speriamo di attrarre ancor più gente in questo per divertirci e stare insieme. Cominciamo già domenica 2 aprile, quando si terrà la festa della donna, mamma e papà al salone con il tradizionale pranzo al salone in collaborazione con la Pro loco (dalle 12.30 con musica a cura di Big Vic). Il soggiorno marino è in programma dall'8 al 22 luglio a Rivazzurra (Rimini) per divertirci e ballare la sera, quindi il ferragosto, la festa dei nonni, il cenone di Capodanno. Inoltre, c’è ancora una gita giornaliera in via di definizione». 

Ci sono alcune problematiche da affrontare nel prossimo futuro: «Dovremo passare al terzo settore, questo per legge obbligatorio per le associazioni. Siamo un piccolo sodalizio, ma per restare in piedi occorreranno grandi sacrifici fra problematiche burocratiche e benefici che questo passaggio comporta». (S.T.)