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SAN MAURIZIO CANAVESE - Francesco Perino, alla Casa dei Pini, ha festeggiato il suo centesimo compleanno insieme ai parenti e agli ospiti della struttura. Per l’occasione ha ricevuto la speciale pergamena del Comune di San Maurizio Canavese, consegnatagli dal sindaco Michelangelo Picat Re con il vicesindaco Ezio Nepote e l’assessore agli Anziani Giulia Gobetto.

Quella di Francesco Perino è stata una vita di lavoro, scelte (talvolta scomode) ed emozioni intense. Vicepresidente della locale sezione Anpi «Giuseppe Ferrero», perse il padre in tenera età e incominciò presto a lavorare al lanificio Bona di Caselle, prima di passare alla Fiat a Torino. Insieme a tanti altri giovani del paese rifiutò di servire nelle file fasciste e scelse la montagna da partigiano. Scampò per miracolo al massacro del Cudine e partecipò con orgoglio alla liberazione di Torino.

Nel 1951 mise su famiglia e nella sua lunga vita ha avuto cinque figli. Per oltre quindici anni è stato anche dipendente del Comune di San Maurizio Canavese, svolgendo il ruolo di quello che un tempo si diceva «fontaniere», ovvero addetto all’acquedotto. Da due anni ospite della Casa dei Pini, gode di ottima salute ed è tuttora un bravissimo ballerino. C’è chi lo ricorda alle feste e nelle balere fino a qualche anno fa e chi oggi stesso, durante la festicciola in suo onore, ha potuto vederlo danzare ancora in forma invidiabile.