Galleria fotografica

SAN MAURIZIO CANAVESE - È stato un pomeriggio davvero speciale, quello di sabato 19 maggio 2025, nella sala consiliare del municipio di San Maurizio Canavese. La biblioteca civica è stata intitolata a Margherita Benanzio. Un’iniziativa per ricordare nel migliore dei modi possibili chi ha fatto qualcosa di importante per la comunità, credendo e agendo fermamente per il bene di tutti.

Margherita Benanzio è stata la fondatrice e la prima bibliotecaria di quella che nel secondo dopoguerra rappresentò «l'antenata» dell’attuale biblioteca sanmauriziese. «Tota Benanzio» è stata ricordata da tanti, da tutti, a cominciare dalla neodottoressa Mariachiara Borsa, bibliotecaria nonché autrice di una tesi di laurea sulla «casa dei libri» cittadina, e poi da alcuni dei suoi «monelli» di un tempo. Presenti il consiglio di amministrazione della Fondazione CSMC Biblipan presieduto da Guido Aghem, oltre al sindaco Michelangelo Picat Re e all'assessore alla cultura Sonia Giugliano.

«Margherita Benanzio ha rappresento una figura preziosa per la nostra comunità, perché con il suo impegno e la sua passione ha saputo lasciare un segno importante nella storia e nella quotidianità di San Maurizio Canavese – si legge sul sito Smart del Comune - Margherita Benanzio, nata alla fine del XIX secolo e figlia della buona borghesia, trascorse tutta la propria vita nel nostro paese. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale iniziò a dare ripetizioni ai giovani, permettendo loro anche di trascorrere delle ore, invece che nelle strade del paese, nella sua casa e nel suo giardino nell’attesa dei genitori impegnati al lavoro durante il giorno. Con questo prezioso servizio sociale, Margherita divenne un punto di riferimento per i concittadini. Fu inoltre la prima a comprendere quanto sarebbe stata importante per San Maurizio Canavese la creazione di una biblioteca ben organizzata. Si prese dunque l’onere di catalogare e mettere a disposizione il fondo librario di settemila volumi, eredità di Adriano Fangareggi, creando al primo piano del palazzo comunale l’antenata della nostra Biblioteca, di cui lei stessa si occupava la domenica dopo la messa con il supporto dei suoi studenti, da lei affettuosamente chiamati “monelli”. Nonostante siano trascorsi ormai molti anni dalla sua scomparsa, ancora oggi nelle storie dell’infanzia e della prima giovinezza di molti sanmauriziesi vivono il garbo di “Tota” Benanzio, la sua generosità e la sua capacità di organizzazione e d’insegnamento. L’intitolazione della biblioteca va oltre l’affettuosa memoria e riconosce alla storica bibliotecaria il merito della creazione di una realtà importantissima, grazie alla quale generazioni di sanmauriziesi hanno goduto e continuano a godere degli infiniti mondi offerti dalla lettura».