STRAMBINO - Si chiama stimolazione sensoriale attiva. Si tratta di agire sulle attività sensoriali per rievocare ricordi, stimolare la memoria, accrescere la vita di relazione utilizzando stimoli sensoriali appropriati, come odori, musica, tatto e attività artistiche. Allospedale Poveri Infermi di Strambino un gruppo di ospiti ha lavorato la scorsa settimana con Debora Giordi, Stefania Borlo e Andrea Zardi, sul movimento corporeo. Sul profumo e sulla carezza di una rosa sulla pelle, su una conchiglia, sull'immaginare la sabbia di una spiaggia sotto i piedi. Tutti elementi che sono contenuti all'interno della "Nascita di Venere" di Botticelli.
Dance4Ageing è un'esperienza che unisce la visione di opere d'arte rinascimentale con la pratica della danza di comunità al fine di stimolare il miglioramento dell'immaginazione motoria, la salute della persona e il suo benessere individuale e sociale. L'azione, a cura dell'Università di Torino, è finalizzata al supporto e alla cura delle persone over 60 come terapia integrativa delle malattie neurodegenerative durante processi di invecchiamento. L'obiettivo è migliorare la qualità della vita nella terza e quarta età, facilitare le azioni di caregiver, operatori e volontari, supportando il sistema di assistenza sanitaria in un'ottica di continuità fra ricerca, formazione e welfare culturale.
Più nel concreto riattivare processi mnemonici, riequilibrare le emozioni e l'umore, sollecitare i micromovimenti, riaprire canali comunicativi, sostenere le relazioni con i caregiver. A partire da settembre verrà realizzato un percorso di appuntamenti dedicati a persone over 65 e caregiver, operatori e volontari.
Dance4Ageing è stato sostenuto dal bando Proof of Value 2022 (Fondazione Compagnia di San Paolo e Università di Torino) ed elaborato dal Dipartimento di Studi Umanistici e dal Dipartimento di Psicologia in collaborazione fra università, RSA e Alzheimer Cafè dell'area metropolitana torinese.
Il percorso è inserito all'interno del progetto Fuma ch'anduma: arti performative di comunità per un invecchiamento attivo in ottica intergenerazionale ideato da Associazione Filieradarte aps in partenariato con Cissac Caluso, Liberitutti scs, Università di Torino (dipartimento di Studi Umanistici) con i Comuni di Strambino, Candia, San Giorgio Canavese, Caluso, Barone Canavese e le associazioni Vivi la Biblioteca odv, Unitre Caluso aps, Progetto Michela, Circolo Legambiente Pasquale Cavaliere aps, nell'ambito del Piano dell'invecchiamento attivo e realizzato con il contributo della Regione Piemonte. La finalità di Fuma ch'anduma è di creare sul territorio dei momenti di incontro intergenerazionale dove gli anziani si possano trovare, e dove oltre ad impiegare il loro tempo, viene anche valorizzato il loro saper fare e la loro storia, stimolando la loro partecipazione, il loro ruolo attivo e l'impegno civico nel tessuto comunitario.