Galleria fotografica

TAVAGNASCO - Il Master Jazz 2025, seminario per bande, cori e fisarmoniche, organizzato dall'Arbaga domenica 19 ottobre a Tavagnasco, ha visto coinvolti oltre 150 musicisti provenienti da Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Hanno avuto il privilegio di studiare e suonare con due artisti di livello internazionale: il trombettista Paolo Fresu e il fisarmonicista Gianni Coscia.

Nella suggestiva sala conferenze della Confraternita del Gesù si è svolta una tavola rotonda con la partecipazione della dottoressa Annalisa Spadolini, del Ministero dell'Istruzione e del Merito, presidente del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica, del professor Doriano Felletti, dell’Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell’Istruzione e del Merito su delega del direttore generale dottor Stefano Suraniti e le dottoresse Catia Gori e Sonia Peana referenti dell’associazione nazionale il Jazz Va a Scuola IJVAS. In chiusura è intervenuto anche il sindaco di Tavagnasco Moreno Nicoletta. Con la presenza di 27 rappresentanti delle formazioni iscritte, si sono svolte due assemblee dell’Arbaga, per la modifica dello statuto sociale per allineamento alle disposizioni previste dalla riforma del terzo settore e una per il rinnovo del direttivo che vede quale nuovo presidente il dottor Giacomo Spiller, della Scuola di Musica di Castellamonte, che subentra a Italo Iorio nominato vice presidente. Eletti consiglieri Andrea Averono della banda cittadina di Santhià, Marco Viola della filarmonica di None, Gabriele Giorgis della banda di Chiusa Pesio, Riccardo Giovanetto del coro Rio Fontano Mimosa di Tavagnasco e quale segretaria, Sara Vacchiero, anche lei del coro Rio Fontano Mimosa. La commercialista Giada Dallò ha aggiornato i presenti sulle ultime novità in campo iva e sul registro del terzo settore.

All’interno della palestra di Tavagnasco, al termine del seminario dedicato al jazz, i due artisti ospiti hanno suonato insieme alla Strange Band AFC, la big band di Castellamonte diretta da Emanuele Fontan, che da anni è specializzata in questo genere musicale. Fresu al flicorno e Coscia alla fisarmonica si sono quindi esibiti in duo e tutti i presenti sono rimasti rapiti dalla loro intesa, dalla dolcezza della loro improvvisazione, con un brano, La Violetera, che ha messo in luce tecnica, interpretazione e affiatamento come mai visti prima. Le parole di Gianni Coscia, con alle spalle 92 anni di vita dedicata alla musica, hanno creato un silenzio surreale tanta era l’attenzione ad ogni suo ricordo, emozione, aneddoto che ha saputo esporre con innocenza e grande coinvolgimento. La giornata si è chiusa con Fresu solista insieme a un esercito di 150 musici e coristi delle bande musicali di Bordighera, Albiano, Alta Valle Susa, Castellamonte, Chiusa di Pesio, Ivrea, Mondovì, None, San Giorgio, San Giusto, Santena, Santhià, Settimo Vittone (In Crescendo), Tavagnasco, Torino, Villar Perosa, Vinovo e del Coro Rio Fontano Mimosa di Tavagnasco. Sono stati eseguiti 4 brani jazz tra i quali Muntagne del Me Piemunt in un arrangiamento didattico appositamente realizzato e diretto dal Maestro Dino Domatti e gli inni nazionale, europeo e piemontese. Alla direzione si sono alternati altri 6 maestri: Roberto Rizzo di Vinovo, Simone Berghino e Alberto Giovanetto di Tavagnasco, Gabriele Giorgis di Chiusa di Pesio, Elena Dogliani di Santhià e Davide Carità di None. Per i musici e i maestri è stata una esperienza indimenticabile, abbinata ad un importante momento di studio, di condivisione e di conoscenza.

Alla tavola rotonda ha partecipato lo stesso Fresu ricordando il suo esordio in banda musicale quando un trombettista che sfilava dietro di lui aveva aggiunto delle note rispetto a quelle scritte sullo spartito e da lì è partita la sua passione per l’improvvisazione, per quella libertà che la musica riesce a dare, creando atmosfere ed emozioni spesso irripetibili. Le bande musicali rappresentano in Italia una fondamentale opportunità di avvicinamento alla musica per i giovani e i funzionari del Ministero hanno confermato l’importanza di realizzare progetti nelle scuole con la collaborazione delle bande che possono mettere a disposizione le loro competenze, i loro strumenti, la loro musica, nella speranza di trovare ogni anno nuovi allievi che possano avvicinarsi e portare avanti tradizioni che in molti casi proseguono da oltre duecento anni. Il rinnovo del direttivo rappresenta per l’associazione un momento importante perché va a coinvolgere nuovi componenti che porteranno il loro entusiasmo e il loro back ground su settori ancora poco sviluppati, come nel caso dei cori, sui quali si è deciso di investire molto, per poterli coinvolgere nel progetto generale di sviluppo e di collaborazione. Il presidente uscente Italo Iuorio, dopo 25 anni in Anbima e 25 anni in Arbaga, dopo la guida del Maestro Antonino Tatone e Luigi Puddu, continuerà a supportare l’operato del neo-eletto Giacomo Spiller. L’Arbaga ha l’ambizione di diventare un prezioso punto di riferimento per bande musicali, cori, gruppi folkloristici, gruppi storici e majorettes, rappresentare queste realtà presso le istituzioni, supportarle nel passaggio previsto dalla riforma del terzo settore, aiutarle in un percorso di crescita e collaborazione, creando sinergie e opportunità musicali di studio, esibizione e divertimento. Questa giornata dedicata al jazz nasce in continuità con le esperienze degli anni passati che hanno visto l’Arbaga organizzare grandi eventi come in occasione della Cerimonia di Inaugurazione degli Special Olympics allo Stadio Olimpico con la cantante Arisa, del Galà della Danza con il coro giovanile con i Neri per Caso, del raduno alla chiusura di Messer Tulipano al Castello di Pralormo e dell’evento dello scorso anno, sempre a Tavagnasco, per lo studio dell’Inno del Piemonte con la presenza del Maestro Fulvio Creux. Il seminario è stato reso possibile grazie al patrocinio oneroso del Consiglio Regionale del Piemonte, del contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e del Ministero della Cultura, del patrocinio della Città Metropolitana e della città di Tavagnasco, realizzato in collaborazione con il Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica e co-progettato con l’associazione nazionale ijvas il jazz va a scuola. Un incredibile esempio di come in una sola giornata si possano concentrare tante competenze e opportunità.