TORRE CANAVESE - Ognuno, diceva il grande poeta Pablo Neruda, ha una favola dentro che non riesce a leggere da solo. C’è bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l’incanto negli occhi, la legga e gliela racconti. Così hanno fatto i bravissimi ospiti di Casa Testa a Torre Canavese.
Grazie all’interessante laboratorio espressivo, realizzato dalle preparate e professionali educatrici della Cooperativa San Nicolò-Casa Testa, una dozzina di aspiranti scrittori, seguiti dalla struttura, hanno saputo dare spazio alla creatività e fantasia per mettere nero su bianco altrettante appassionanti e divertenti fiabe. Racconti popolati da galline punk, elefanti colorati, boschi incantati, piloti di aeroplani e lupi. Storie che toccano il cuore, regalano emozioni vere e svelano, tra le righe, un po’ di più del vissuto e dei sentimenti dei loro straordinari autori.
Tutto merito dell’enorme mole di lavoro svolta con pazienza, impegno e passione da Francesca Giunta, Elena Cerutti, Patrizia Marsan e Myriam Riboldazzi: l’affiatato team di educatrici che ha magistralmente coordinato e seguito il progetto. «E’ stato un lavoro lungo, perché è iniziato a settembre dello scorso anno, ma anche ricco di soddisfazioni – raccontano – Gli ospiti si sono impegnati tanto. Tutti hanno dato il loro contributo. Il nostro più grande grazie va proprio al “gruppo fiabe” che ci sorprende sempre con “effetti speciali”. La sfida era di farli partire da un canovaccio e poi spingerli a creare la storia liberando la fantasia e creatività. Ci sono riusciti. Sono stati bravi; hanno lavorato anche sulla parte grafica, disegnando poi la copertina della loro fiaba. In ognuna di queste illustrazioni e favole c’è un po’ della loro vita. Qualcuno di loro ha anche trascritto il racconto al computer».
Ne è nato anche un piccolo concorso interno con tanto di giuria, che ha valutato sia la parte grafica che quella del testo-creativa. A trionfare in entrambe le categorie è stata la fiaba «Luna 7 e il perfido Pif» del 52enne Alberto Giordano: «Nasce tutto dalla mia fantasia – spiega il primo classificato – Sono partito dal canovaccio e ho creato il personaggio principale Gravso, un alieno caduto per sbaglio nel nostro pianeta, e del suo antagonista, il perfido Pif». «E’ stato molto divertente – aggiungono Maria, che ha dato vita all’elefante Brigitta, e Marco, dalla cui ispirata penna è nata una curiosa gallina punk che vive in Finlandia – Abbiamo fatto volare la fantasia e disegnato noi le copertine dei libri».