VALPRATO - Dopo Alpe Musrai, Valle Sacra e Valchiusella, Apolide Drops − il format culturale nato dall’esperienza di Apolide e ideato da To Locals, nel segno della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente − arriva al suo ultimo appuntamento a Campiglia Soana, Valprato, in Val Soana. Domenica 24 settembre, infatti, Renzo Rubino, Angela Delfini e Ilario Blanchietti concludono l'edizione 2023 dopo i precedenti ospiti come Roberto Angelini, Giulia Muscatelli, Emma Nolde, Federico Dragogna e molti altri. Il programma culturale parte alle 15 con il talk di Ilario Blanchietti che presenta il libro «Crimini in Canavese», prosegue con «Tutto in un soffio» lo spettacolo di Angela Delfini e si conclude con il live di Renzo Rubino.
«Apolide Drops» nasce dall’esperienza dell’omonimo Festival che, dal 2003, unisce musica, cultura, libri, sport, spettacoli e camping nell’Area Naturalistica Pianezze di Vialfrè. Tra scenari naturali e spazi non convenzionali, nelle aree interne e montane e nelle Valli del Canavese, si pone l’obiettivo di far conoscere la bellezza di queste località e, al contempo, di portarvi cultura, creare nuove comunità ed esperienze collettive, nel rispetto della natura e con grande attenzione all’impatto ambientale.
Tra i primi in Italia a prevedere un evento di lunga durata in totale assenza di allaccio elettrico da rete fissa e di generatori a gasolio, si configura come format culturale ad impatto zero. Se nel primissimo appuntamento di Apolide Drops 2022 sono stati erogati 1,5kw producendo 0 grammi di CO2 per ben 4 ore di spettacolo, la strada intrapresa da To Locals non può che continuare su un percorso di immersione totale nell'ambiente che lo circonda. Quest’anno l’ente ha deciso, infatti, di investire su una scenografia realizzata da Izmade, studio di progettazione e design torinese che realizza strutture con materiale riciclato e su un generatore solare, così da convertire l'energia prodotta dal sole in energia elettrica e accumularla in una batteria da utilizzare durante gli eventi. Il risultato è notevole non solo in termini di impatto ambientale ma di valorizzazione degli eventi culturali proposti. Riuscire ad organizzare in alta quota un evento che non debba avere necessariamente breve durata (perché legata a quella delle batterie che forniscono corrente), ma che invece duri addirittura più di 4 ore, è di sicuro un risultato raro nel panorama piemontese e non solo.
Unire più arti performative è uno dei marchi di fabbrica di To Locals che grazie alla ventennale esperienza di Apolide Festival da tempo investe in intrattenimento che possa coinvolgere più fasce di età. Apolide Drops è sicuramente un esperimento riuscito, che volge a coinvolgere appassionati di musica e natura, famiglie e di conseguenza bambini. Apolide Drops, promosso e ideato da To Locals – ente che organizza da sempre Apolide Festival – vuole portare la cultura e le persone ad appropriarsi di spazi naturali che abitualmente non vengono utilizzati per la fruizione di contenuti culturali ma che sono accessibili ed identitari per il territorio, ampliando e destagionalizzando, così, l’esperienza di APOLIDE Festival negli altri mesi dell’anno.