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Con un vero e proprio “blitz” del tutto pacifico, ieri mattina una ventina di avvisti di “Extiction Rebellion” hanno occupato per qualche minuto la cima della Mole Antonelliana, palazzo simbolo di Torino. Il gruppo, regolarmente entrato pagando il biglietto, giunto al tempietto ha srotolato un grosso striscione giallo su cui campeggiava la scritta “Clima: agire ora”, accompagnato da alcune bandiere con il simbolo del movimento.

Obiettivo della protesta, si legge nella nota stampa ufficiale diffusa dal gruppo, la politica del Governo, accusato di portare avanti politiche di sostegno all’industria del gas fossile con l’obiettivo dichiarato di rendere l’Italia un “hub del gas”: “È inaccettabile che questo stia avvenendo nonostante le indicazioni della comunità scientifica e nonostante il collasso climatico stia colpendo duramente il territorio italiano: è una violenza di stato nei confronti di tutte le persone che in questi anni hanno perso la vita”, ha commentato uno degli attivisti.

Con il gesto dimostrativo, il gruppo ha volito ricordare i danni incalcolabili che i cambiamenti climatici stanno provocando nel nostro Paese, e protestare anche contro l’inasprimento delle pene per coloro che imbrattano opere d’arte.

Srotolato il grosso striscione, gli attivisti di Extiction Rebellion sono scesi al piano terra terminando la protesta in via Montebello, davanti ai turisti in coda per la visita alla Mole e al Museo del Cinema. Nel frattempo, gli striscioni sono stati rimossi.