L’idea del design, peraltro riuscita in pieno, era quella di riaprire i cassetti della memoria di quanti c’erano, tirando fuori qualcosa che sembrasse uscito direttamente da una pubblicità degli anni Novanta. Un decennio che dopo le abbuffate di quello precedente, è passato alla storia come 10 anni incerti e pericolosamente in bilico.
Esattamente quello che promette di non fare “Joyce ‘90”, una moto elettrica compatta nata dalla fresca collaborazione tra due aziende, la turca “Tozz Bike” e l’inglese “Joyce Technologies”.
La Joyce ’90, al momento ferma al livello di concept ma ormai prossima alla produzione, è una delle avvisaglie del segmento delle moto elettriche, rimasto leggermente indietro rispetto alle e-bike ma ormai diventato un brulicare di proposte. La curiosità della Joyce ’90 è proprio il design, che rilegge uno stile assai popolare che si piazzava a metà strada fra il cross e l’enduro, completato da colori vivaci a contrasto. A completare il look “robusto” ci pensano gli pneumatici fat e-bike da 20”.
Ma non è solo una questione di immagine: la Joyce ’90 incorpora un faro a scomparsa e un altoparlante Bluetooth con illuminazione Led Rgb inglobato nel corpo della moto, per riprendere una tendenza cara agli Novanta, quando qualsiasi motorino doveva avere un’autoradio con tanto di amplificatori.
“La Joyce'90 riprende le caratteristiche delle moto e della cultura di strada tra la fine degli anni ’80 e dell'inizio degli anni ‘90 - spiega Emre Kuvvetli, co-fondatore e responsabile del design - le linee audaci e spigolose della carrozzeria, le opzioni di colore vivaci e la forma, che erano gli elementi di design significativi dell'epoca, rendono la moto elettrica una macchina del tempo che tocca il passato e migliora il futuro”.
Tecnicamente, la Joyce ’90 è alimentata da un motore da 750W sistemato sulla ruota posteriore che permette di raggiungere i 45 km/h, ma che per l’edizione in vendita in Europa sarà limitata a 25 km/h e 250W di potenza, con autonomia di 45 km aumentabile fino a 90 grazie a diversi pack batterie aggiuntivi. Il modello sarà omologato per le piste ciclabili europee e classificato come “Pedelec”.