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Alle 14:17 del 1° maggio 1994, settimo giro del Gran Premio di San Marino a Imola, la Williams di Ayrton Senna esce di pista alla curva del Tamburello. Lo schianto è devastante: trasportato in elicottero all’Ospedale Maggiore di Bologna, il pilota brasiliano si spegne alle 18:37 senza mai aver ripreso conoscenza.

Sono passati trent’anni da quel giorno, e il nome di Ayrton Senna, “Magic” per gli amici, continua ad essere più vivo che mai, trasformandolo in un essere immortale che a livello sportivo è tutt’oggi considerato uno dei più grandi piloti di tutti i tempi. Ma smessa la tuta e i caschi tornava al ruolo di uomo semplice, ammantato da un alone di malinconia. Come se il destino gli avesse svelato di avere solo 34 anni di tempo.

È al grande pilota brasiliano, che il “MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile” di Torino, dedica "Ayrton Senna Forever", quella che è considerata la più grande, ampia e completa di vetture, memorabilia, libri e scatti fotografici mai realizzata finora.

In programma dal 24 aprile al 13 ottobre, la mostra – curata da Carlo Cavicchi - ha l’obiettivo di approfondire i due aspetti di Ayrton Senna, l’irresistibile storia sportiva del campione e quella privata di un uomo che ha conquistato il cuore di milioni di appassionati in tutto il mondo.

Dalle esperienze sui kart fino alle monoposto di Formula 1, la mostra raccoglie le auto più significative guidate da Senna nel corso della sua carriera, dalla prima Formula Ford all’ultima Williams. Le vetture sono corredate da documenti, pubblicazioni e memorabilia: tra questi, la più completa raccolta delle tute da corsa e dei caschi del pilota e un’ampia selezione di tutte le pubblicazioni uscite, nel mondo, su Ayrton Senna.

Il filo rosso della carriera sportiva del pilota si arricchisce di elementi intimi e personali, restituiti al pubblico attraverso l’ampia documentazione riunita negli spazi del Museo dell’Automobile. Tra filmati in Super8 e installazioni audiovisive, spiccano le centinaia di fotografie scattate dai più grandi autori dell’epoca che contribuiscono a costruire un ritratto a tutto tondo di Ayrton Senna.

L’allestimento – progettato dall’architetto Francesco Librizzi – si sviluppa su una superficie di 1500 metri estendendosi anche alla Piazza del Museo nella quale campeggia una suggestiva installazione: la pelle vetrata diventa la bandiera del Brasile che sventola tra le mani di Senna dopo ogni vittoria. Il tema visivo che ha ispirato l’allestimento dello spazio dedicato alla mostra è invece quello della griglia di partenza. Le macchine schierate come un esercito di terracotta, lasciando immaginare quel mondo affollolato di meccanici, ombrelline, vip e pubblicità. L’illuminazione è impattante, predominano fasci di luce bianchi e neri per accentuare la sensazione di partecipare a una gara, con riflessi sulle vetture studiati per farle apparire quasi in movimento come durante una corsa.

In esposizione, tutte le vetture guidate da Senna: due kart degli esordi nel mondo delle corse (1978-1982); nove monoposto, dalla prima Van Diemen RF82-Ford del 1982 all’ultima Williams FW16-Renault del 1994; la strepitosa Mercedes 190 numero 11 con cui Senna nel 1984 vinse la Race of Champions davanti a Lauda; due showcar, perfette riproduzioni delle originali McLaren MP4/4-Honda e McLaren MP4/6-Honda posizionate fuori dall’ingresso della mostra. Tutte le tute, tutti i caschi, i sottocaschi, i cappellini e i guanti da lui indossati nelle gare di karting, F3 e F1; accessori e parti meccaniche delle sue auto, come pneumatici, flaps, motori, il volante Nardi della McLaren MP4/6 del 1991 e il piantone della Williams Renault del 1994; la moto a lui dedicata dalla Ducati e la bicicletta “Senna” della Carraro. Tra i moltissimi oggetti personali e altre curiosità anche il contratto tra Ayrton Senna e la squadra DAP nel 1978, lettere personali e di auguri, le bottiglie Magnum di champagne autografate, orologi, coppe, medaglie, il computer per la telemetria e il monitor Williams FW16.

L’esposizione prosegue con 114 fotografie, selezionate da Cavicchi e dal Direttore del Mauto Lorenza Bravetta tra oltre 12mila scattate dai più grandi fotografi dell’epoca: Angelo Orsi, Bernard Asset, Ercole Colombo, Martyn Elford, Rainer Schlegelmilch, Steven Tee, Keith & Mark Sutton, a cui si aggiungono quelle degli archivi di Autosprint, Motorsport Images e LAT Images.

E poi tutti i libri usciti nel mondo su Senna, in tutte le lingue e ancora 20 corner posizionati in ordine sparso all’interno degli spazi che rappresentano e raccontano episodi meno noti e importanti della vita di Senna, mai inseriti nelle sue biografie e per questo più curiosi, per fornire al visitatore anche un punto di vista sull’uomo e non solo sul campione sportivo.

Infine, ad accompagnare la mostra, un importante apparato visivo con 6 grandi pannelli che si articolano lungo tutto il percorso in cui vengono proiettati immagini spettacolari, di cui molte inedite, filmati in Super8, installazioni audiovisive e una multi-proiezione su grande schermo.

Completa l’esposizione il ciclo di cinque appuntamenti di incontro e dibattito che coinvolge piloti, giornalisti, progettisti e amici, gli affetti e i rivali di sempre nella ricostruzione corale della vicenda sportiva e personale del campione.

Tra questi, lo speciale evento di mercoledì 1° maggio con un collegamento live streaming con l’Autodromo di Imola per partecipare alle celebrazioni commemorative sulla curva del Tamburello. Il racconto in diretta da Imola sarà intervallato nel corso dell’intera giornata da approfondimenti di giornalisti, tecnici, e piloti presenti al MAUTO.

Seguiranno i talk del 30 maggio, 20 giugno, 19 settembre e 10 ottobre. Quattro occasioni per ascoltare la storia di Ayrton Senna raccontata dalle voci più autorevoli del giornalismo sportivo, dai piloti che lo hanno conosciuto, dai dirigenti sportivi che lo hanno seguito oppure corteggiato: gli affetti e i rivali di sempre contribuiranno a disegnare un ritratto quanto più completo dell’indimenticato campione. Tante testimonianze di chi lo ha conosciuto e – a vario titolo – ha influito sulla sua strepitosa carriera: tra questi, Riccardo Patrese, Piero Martini, Paolo Barilla, Jean Alesi, Erik Comas, Emanuele Pirro e Andrea De Adamich, oltre a ex manager e ingegneri dei team di Formula 1 come Jo Ramirez, Daniele Audetto, Giancarlo Minardi, Giorgio Ascanelli e Antonio Ghini.

Al programma di talks – moderati da Carlo Cavicchi – si aggiungerà un calendario di presentazioni editoriali, speciali visite guidate e le proiezioni su maxischermo delle date europee delle gare di Formula1. Accompagnano la mostra un podcast in tre episodi realizzato da Chora Media e il catalogo Skira Arte con i contributi di Carlo Cavicchi, Emiliano Tozzi, Angelo Orsi e Paolo d’Alessio: un’ampia varietà di materiali e documenti storici e le immagini dei fotografi che l’hanno seguito lungo tutta la sua carriera.

GIOVEDÌ 30 MAGGIO / ORE 18.30 - IL PIÙ FORTE DI SEMPRE?

Talk con Cesare Fiorio (ex direttore sportivo Ferrari, in collegamento video), Riccardo Patrese (ex pilota), Pino Allievi (giornalista), Jo Ramirez (coordinatore della McLaren dal 1984 al 2001), Daniele Audetto (ex direttore sportivo Ferrari).

GIOVEDÌ 20 GIUGNO / ORE 18.30 - IL MAGO DELLA PIOGGIA

Talk con Piero Martini (ex pilota F1), Giancarlo Minardi (talent scout), Paolo Barilla (ex pilota di F1), Jean Alesi (ex pilota di F1), Erik Comas (ex pilota di F1).

GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE / ORE 18.30 - LA METICOLOSITÀ È IL MIO MESTIERE. NESSUNO PIGNOLO COME SENNA

Talk con Giorgio Ascanelli (ingegnere di pista di Ayrton), Emanuele Pirro (pilota F1 e collaudatore McLaren per Ayrton), Achille Parrilla (proprietario della DAP e pilota di kart). Interventi dal Brasile in video.

GIOVEDÌ 10 OTTOBRE / ORE 18.30 - PERCHÉ NESSUNO COMUNICAVA COME LUI

Talk con Alessandro Del Piero (ex calciatore), Antonio Ghini (capo della comunicazione di Ferrari, Renault e Lamborghini), Andrea De Adamich (ex pilota e voce di Mediaset), Ezio Zermiani (voce Rai della F1).

Al programma di talks si aggiungerà un calendario di presentazioni editoriali. Le date sono in via di definizione e verranno comunicate sul sito del Museo / www.museoauto.com

VISITE GUIDATE

La visita guidata del MAUTO  un viaggio affascinante attraverso le monoposto, i filmati e le immagini esclusive, moltissimi oggetti personali, nel corso del quale verranno raccontate non solo le imprese epiche, ma anche i fatti meno noti e gli aneddoti per scoprire la storia del pilota - e dell’uomo - che ha cambiato per sempre la storia della Formula 1. Le visite sono in programma mercoledì 1° maggio ore 11:30, sabato 18 maggio ore 11:30, domenica 2 giugno ore 11:30, sabato 22 giugno ore 11:30, sabato 6 luglio 11:30, sabato 3 agosto ore 11:30, sabato 14 settembre ore 11:30, sabato 28 settembre ore 11:30, sabato 8 ottobre ore 11:30.