Venaria Green Art è un festival internazionale a tema che ha come palcoscenico i Giardini della Reggia, grandioso complesso monumentale alle porte di Torino, che dal 13 maggio al 13 ottobre prossimi ospiteranno le performance di artisti italiani e internazionali alle prese con la creazione di nuove opere d’arte ispirate nella forma e nei materiali utilizzati alla particolare storicità del luogo.
Rumen Dimitrov, Erica Inger, Marco Nones, Rodolfo Casati, Berit Skjottgaard Laursen, Tim Norris, Ars Ruralis, Rodolfo Liprandi, Roy Staab e Chris Drury con le loro fantasiose citazioni di animali, figure antropomorfe, elementi mitologici e suggestioni del mondo vegetale renderanno un grande omaggio alla natura e ai Giardini stessi della Venaria che nel corso del tempo hanno già ospitato prestigiose installazioni di arte contemporanea.
La materia vegetale sarà raccolta in loco e riplasmata secondo l’ispirazione degli artisti, generando opere d’arte site specific che rappresenteranno ulteriori chiavi di lettura del continuo dialogo tra l’architettura del complesso e la magnificenza dei Giardini.
Nel massimo rispetto della natura e restituendo nuova vita a quelle parti di scarto che la natura stessa produce, gli artisti presenteranno le loro opere create fisicamente in sito per raccontare l’essenza delle forme naturali nel contesto del giardino. In questo modo i visitatori potranno cogliere le diverse manifestazioni artistiche come una grande opera di valorizzazione paesaggistica d’insieme, capace di esaltare linee, caratteri e forme dei Giardini attraverso l’utilizzo di elementi naturali ormai disseccati, ma rivitalizzati da un’anima nuova e rivelati da nuove modalità di espressione.
La visita alle opere d’arte nei Giardini sarà accompagnata dal programma di iniziative collaterali del Festival (dal 18 al 23 giugno) incentrate sulle tematiche del rapporto tra la sostenibilità e l’arte, cibo, letteratura e sport.
Venaria Green Art è compreso in tutti i biglietti della Reggia (quello dei Giardini sarà maggiorato di 1 euro in occasione degli eventi concomitanti).
GLI ARTISTI E LE LORO OPERE
Rodolfo Casati - "Mammy"
Un ritorno all’onirico e un bisogno potente di creare ”tenerezza” in un mondo che la sta inevitabilmente perdendo, è un timido richiamo all’Amore più grande, quello della mamma per la sua creatura. Le sue Forme organiche fanno da contrappunto alla rigidità geometrica della grande vasca e completano la scenografia all’insegna dei concetti dello stile Forma-Lineare.
Erika Inger - "Moving"
Il rapporto tra il singolo e la comunità in perenne movimento; animali ed essere umani, che cercano protezione e forse senso di esistere solo nel rapporto con l’altro: mandrie, sciami, voci soliste insieme nel coro.
Marco Nones - "Sipario"
Una tenda, quasi trasparente, e un piccolo sedile, con i legni della Venaria: una tenda che celebra la trasformazione delle stagioni, lo slancio della vita e la sua generosità.
Ars Ruralis - Simone Mulazzani, Valentina Grossi - "Sguardo Di Natura"
L’opera si ispira alla figura ed il mito di Diana. L’immagine e il simbolismo della Dea s’intrecciano a vari livelli con la storia e l’ambiente della Reggia e ci hanno portato a visualizzare il volto della Dea come in un miraggio che potesse riapparire li dove fu il tempio, e dove ora si riapre il varco verso il santuario diffuso della natura.
Rumen Dimitrov - "Circle Of Life"
Una grande goccia cade sul terreno, un attimo che diventa eterno fissando l’unione tra terra e cielo.
Tim Norris - "Luna & Sol"
Si ispira alle tematiche della Fontana dell’Ercole e del Tempio di Diana, con le loro connotazioni maschili e femminili. Diana, dea della caccia (e della luna), ha ispirato il disegno della mezzaluna, un simbolo fortemente legato alla Reggia; ad esso è abbinato il simbolo del sole, invitando a un dialogo tra i due e giocando con i concetti di dualità e unità.
Rodolfo Liprandi - "Dziki"
Dziki dal polacco che significa cinghiale/selvaggio. In dialogo con le forme della Reggia e del Giardino gli animali realizzati divengono cornice attraverso ricercati giochi prospettici.
Berit Skjøttgaard Laursen - "Movement"
Linee essenziali, giochi di materia, segnano il luogo citando il rigore del disegno dell’uomo per il giardino.
Roy F. Staab - "Ispiration"
Sono cerchi e archi interconnessi, linee nello spazio che si intersecano e diventano una cosa sola. Si percepisce da dentro e da sotto, da fuori e guardando l’ombra in una giornata di sole.