Musica e pace, eccellenze internazionali insieme. L’Accademia di Sant’Uberto è stata protagonista dell’inserimento della Reggia di Venaria nel percorso musicale internazionale Fireworks for Europe – Music for peace, che si svolgerà in maniera diffusa, fra il 15 e il 20 luglio, a Verona, Graz (Austria), Venaria Reale e Urbino. L’appuntamento alla Reggia è in programma venerdì 19 luglio alle ore 21 presso il Cortile delle carrozze.
L’Accademia, rappresentata dalla partitura di Fireworks dai “corni da caccia”, sostiene l’iniziativa insieme al Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e alla Fondazione CRT.
Ad aprire l’evento sarà l’Equipaggio della Regia Venaria. La Réjouissance iniziale propone la sintesi di un’arte musicale che dalle fanfare di Marc-Antoine de Dampierre si è mantenuta viva sino ai nostri giorni. Nel 2020, grazie al lavoro dell’Accademia di Sant’Uberto, è stata riconosciuta Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO (Belgio, Francia, Italia e Lussemburgo). Gli eventi di Venaria Reale e di Urbino hanno avuto il patrocinio del CNIU, Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
Doveva essere un evento destinato a porre fine alla lunga guerra di successione austriaca che aveva insanguinato l’Europa tra il 1740 e il 1748. Il sovrano, per questo, non voleva sentire archi nella musica di Händel, ma solo “strumenti marziali”: 9 corni, 9 trombe, 24 oboi, 12 fagotti, 1 controfagotto e 6 timpani. Nacque così la Royal Fireworks Music. Quest’impressionante “spettacolo di musica per ottoni” è diventato un grande progetto internazionale, che si svolge sotto la direzione del Maestro oboista Paolo Grazzi.
La Reggia di Venaria è coinvolta insieme al chiostro del Conservatorio di Verona, la piazza duca Federico a Urbino (per il Festival Urbino Musica Antica, organizzato da FIMA) e lo Schlossberg di Graz (per lo Styriarte Festival). In futuro, tuttavia, c’è l’idea di allargare Fireworks ad altre nazioni. L’evento arriva a Venaria a conclusione di un lavoro di due anni, promosso dall’Accademia di Sant’Uberto che, all’approccio scientifico, aggiunge un forte spirito di servizio per la cultura.
Partecipano a questa iniziativa, con strumenti originali e musicisti, i Conservatori di Parigi, Salisburgo, Brema, Graz, Vienna, Cracovia, Amsterdam, Poznan, Bydgoszcz, l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori (ha sede a Palermo), i Conservatori di Verona, Milano, Brescia, Cesena, Terni, Adria e l’Accademia di Sant’Uberto. Da due anni, presso la sede alla Reggia di Venaria, l’Accademia sostiene corsi di perfezionamento anche per corno da caccia (barocco), con un maestro di fama internazionale, grazie al supporto dei bandi del Ministero della Cultura riservati ai patrimoni immateriali UNESCO.
Programma musicale e biglietti
Dopo l’apertura affidata all’Equipaggio della Regia Venaria, altri cinque brani.
L’Ouverture Roiale di Nicola Porpora, contenuta e non particolarmente complessa, si presenta come un piccolo gioiello. L’organico giustappone due gruppi strumentali e in totale 24 oboi, 12 fagotti, 9 trombe, 9 corni e 6 timpani, come previsto dal Fireworks di Händel.
Il Concerto a tre cori in Re maggiore FWV L:D13 di Johann Friedrich Fasch suddivide l’orchestra in tre gruppi e impiega 9 trombe, 24 oboi, 12 fagotti e 6 timpani. Le diverse voci si sovrappongono, si intrecciano in un continuo scambio di richiami melodici e di effetti d’eco. Seguirà l’Ouverture a 5 in Fa maggiore TVW 44:10 “La chasse” di Georg Philipp Telemann. La formazione avrà 4 corni, 8 oboi e 4 fagotti.
Bruits de guerre per timpani di André Philidor, da cui sono tratte le Batteries de timbales, arriva dalla preziosa raccolta di musiche realizzata dal compositore. Le Batteries, alla funzione segnaletica, coniugano una suggestiva eleganza.
La chiusura è affidata a The Musick for the Royal Fireworks HHW 351 di Georg Friedrich Händel. Dall’Ouverture rielaborata dal modello francese, si passa a un’agile Bourrée per arrivare a La Paix, sciolta, sofisticata e spontanea. La luminosa Réjoussance sfocia in un finale sottilmente malinconico grazie alle delicate linee del Menuet I, seguito da un Menuet II, di spirito marziale, che si chiude in un’esultanza travolgente.
I biglietti hanno il costo di 15 euro, ridotti a 12 euro per i possessori della tessera Abbonamento Musei e i ragazzi (under 21 e universitari under 26).