Nel Grattacielo della Regione Piemonte, Tuttosport ha presentato la 22a edizione dell’European Golden Boy che prelude alla cerimonia prevista il 16 dicembre presso il Museo Nazionale dell’Auto, a Torino.
L’European Golden Boy, premio calcistico nato nel 2003 da un’intuizione del giornalista Massimo Franchi, è rivolto al miglior calciatore under 21 che milita in una squadra europea. Il vincitore dell’ultima edizione è stato Bellingham del Real Madrid che ha seguito Gavi, Pedri, Haaland, Joao Felix, De Ligt, Mbappé, Renato Sanches, Martial, Sterling, Pogba, Isco, Gotze, Balotelli, Pato, Anderson, Aguero, Fabregas, Messi, Rooney e Van der Vaart.
Tutto nasce dal Golden Boy Football Benchmark Index, la classifica dei 100 migliori giocatori Under 21 aggiornata periodicamente, che permette di monitorare le prestazioni dei calciatori sulla base di dati oggettivi tra cui minutaggio, trasferimenti, performance in Nazionale e nei rispettivi club, così da avere sempre una fotografia aggiornata del palcoscenico europeo.
Con la presentazione ufficiale dell’Index avvenuta lo scorso giugno a Solomeo, ospiti di Brunello Cucinelli per una tre giorni di sport, talk e approfondimenti con grandi protagonisti del panorama nazionale e internazionale del calcio, è iniziata la corsa verso l’elezione del vincitore.
In occasione dell’ultimo aggiornamento dell’Index pubblicato a ottobre e annunciato a Roma, presso la Casina Poste, i primi 20 di questo Index – insieme a 5 giocatori a cui è stata riconosciuta una wild card d’ingresso – hanno composto la lista dei finalisti sottoposta alla giuria composta da 50 giornalisti internazionali delle più prestigiose testate sportive.
La lista dei 25 finalisti è stata sottoposta alla giuria dei giornalisti per l’elezione dell’European Golden Boy Absolute Best, determinata dalla somma delle preferenze indicate con un voto da 1 a 10. All’insegna della veridicità dei voti espressi, il 16 dicembre su Tuttosport e tuttosport.com sarà pubblicato il voto di ciascun giornalista della giuria.
Premio assegnato dalla giuria dei giornalisti: Absolute Best: Lamine Yamal.
Il miglior italiano del Golden Boy Football Benchmark Index è il Best Italian Golden Boy: Michael Kayode
IL BOARD DELLE LEGGENDE
Il Board delle Leggende (composto dal presidente Lina Souloukou e dal vice presidente Massimo Mauro insieme a Stephane Chapuisat, Alessandro Costacurta, Cesc Fabregas, Diana Langes- Swarovski, Lothar Matthaus, Pavel Nedved, Manuel Rui Costa, Andriy Shevchenko, Hristo Stoichkov e Juan Sebastian Veron) assegna i seguenti premi.
Golden Player Man: Toni Kroos
Golden Player Woman: Aitana Bonmati
Best European President: Antonio Percassi
Best European Manager: Txiki Begiristain
IL PREMIO DEL WEB
Particolare rilievo viene dato al premio Golden Boy Web scelto dagli utenti di europeangoldenboy.com e tuttosport.com che negli anni passati ha visto trionfare Kluivert, Guendouzi, Ansu Fati, Adeyemi, Zalewski e Bellingham. Anche quest’anno è stato abbattuto il muro del milione di voti ricevuti, a conferma dell’attenzione sempre crescente che anche i tifosi riservano al premio.
Golden Boy Web: Kenan Yildiz
Best Italian Golden Girl: Giulia Dragoni
Golden Girl Absolute Best: Vicky Lopez
Best Agent: Jorge Mendes
EUROPEAN GOLDEN BOY ABSOLUTE BEST – LAMINE YAMAL
Su di lui potrebbero anche fare un film o una serie dal titolo “The Eraser”, il Cancellatore, come il titolo di un album da solista di Thom Yorke, “frontman” dei Radiohead. Perché il supertalento del Barcellona, Lamine Yamal (doppio nome che in arabo significa letteralmente “protettore bello”) è nato per polverizzare i record. Ha battuto persino il re del calcio per antonomasia: la leggenda Pelé. È accaduto durante Euro ’24 in Germania, quando il numero 19 della Spagna (e del Barca) ha trafitto Maignan con un gol da favola nella semifinale di Monaco di Baviera contro la Francia diventando il più giovane marcatore della storia fra Europei e Mondiali. Classe 2007, lo scorso 9 luglio ha segnato a 16 anni, 11 mesi e 28 giorni mentre “O Rei” aveva autografato la sua prima rete in un Mondiale (Svezia ’58, contro il Galles) a 17 anni, 7 mesi e 18 giorni.
Lamine, laureatosi campione d’Europa con le “Furie Rosse” e ora leader della Liga, ha centrato un altro record incredibile nel Golden Boy 2024: “Absolute Best”, che gli sarà consegnato al culmine del gala torinese il prossimo 16 dicembre a Torino. Il gioiello “blaugrana” ha infatti totalizzato 488 punti (su un massimale di 500) in base ai voti dell’autorevole giuria di Tuttosport formata da 50 giornalisti delle più importanti testate europee in rappresentanza di 26 Nazioni. Battuto il primato precedente realizzato non più tardi di 12 mesi fa da Bellingham a quota 485.
Ben 48 giurati su 50 hanno piazzato “Lamine Letal”, com’è stato soprannominato dai media spagnoli, al primo posto delle loro 5 preferenze: 97,6% dei voti, plebiscito sensazionale. Lo spagnolo ha più che quadruplicato il punteggio del secondo classificato, l'inglese Mainoo del Manchester United a quota 114. Terzo Zaire-Emery del PSG con 88. L’anno scorso il vantaggio di Bellingham su Musiala, secondo, era di 200 punti esatti: divario profondo. Ma dodici mesi dopo, adesso, fra Lamine e Mainoo c’è un abisso: 374 punti di differenza.
Il suo cognome, doppio anche quello, per la cronaca è Nasraoui Ebana, ovvero il primo di papà Mounir (ex imbianchino) e il secondo di mamma Sheila (ex cameriera). Ma per tutti sarà solo e sempre Lamine Yamal, senza stupirsi se fra un anno o due, diventerà il calciatore più caro di tutti i tempi: il suo potente procuratore Jorge Mendes, Golden Agent 2024, potrebbe agevolargli il cammino verso un trasferimento-monstre da 250 milioni al PSG.
“I segreti del successo del Golden Boy sono quattro: la filosofia rigorosamente meritocratica, la competenza dei giudici, l'efficacia dell'algoritmo dell'Index di Football Benchmark e l'entusiasmo dei giovani, la vera benzina che alimenta il nostro motore. Il Golden Boy è il premio più ambito dai calciatori Under 21 delle leghe europee perché è serio, indipendente e del tutto impermeabile a ogni pressione, sia quella di un agente che quella di uno sponsor. Il che lo rende credibile e indicativo, nel senso che chi lo vince, di solito, compie il primo passo di una grande carriera – commenta Guido Vaciago, direttore di Tuttosport - che si chiami Lionel Messi o Erling Haaland, molto spesso tutto è iniziato da qui, dal premio che Tuttosport si è inventato nel 2003 e ha fatto sognare generazioni di giovani calciatori, indirizzando le loro ambizioni verso quel trofeo. E questo perché i giudici sono liberi di scegliere e sono stati, a loro volta, scelti per competenza e bravura. Sembra una sciocchezza, forse una banalità, ma non lo è. Oggi i primi possono essere assegnati perché lo vuole uno sponsor o un club, o per dare messaggi politici, perché un agente riesce in un abile lavoro di pubbliche relazioni e lobbying, così, alla fine, non è il più forte o il più meritevole a vincere. Il rischio non si corre con il Golden Boy, perché la credibilità è un bene prezioso. Poi ci sono anni più “facili” di altri: l'edizione 2024 è stata caratterizzata da un dominio sostanzialmente incontrastato di Lamine Yamal. E come lui anche Kenan Yildiz, che ha vinto il Golden Boy Web, il premio deciso dai tifosi e dagli appassionati, il premio “del cuore”, quello che vive dell'emotività del momento e Yildiz sta indossando con onore la maglia numero 10 della Juventus, maglia intrisa di storia e di nomi leggendari. Se i tifosi gli hanno tributato questo premio è perché ne riconoscono l'adeguatezza alla sfida. E sono importanti anche i premi del Board delle Leggende, donne e uomini di calcio che votano per il calcio. Ancora una volta, la chiave di tutto è la credibilità, perché una giuria con quei nomi e quella autorevolezza esprime giudizi che sono sentenze inappellabili e, soprattutto, ricevere un premio assegnato da chi il calcio lo ha vissuto, giocato, diretto a quei livelli è un premio che vale di più”.
GOLDEN GIRL ABSOLUTE BEST – VICKY LOPEZ
Victoria Lopez Serrano Felix, per tutti - semplicemente - Vicky Lopez, è la donna dei record. O, meglio, la ragazza dei record, dal “basso” dei suoi 18 anni soltanto. Nata il 26 luglio 2006 nel quartiere Vallecas di Madrid, da mamma nigeriana e papà spagnolo, la centrocampista offensiva del Barcellona ha già fatto a brandelli pagine su pagine del libro dei primati. La più giovane calciatrice a esordire nella Liga Femenina. Proprio lei, a 15 anni appena, quando ancora vestiva la maglia del Madrid CFF, club nel cui vivaio è stata forgiata stagione dopo stagione. La più giovane a indossare la casacca del Barcellona in una partita ufficiale? Sempre lei, il 17 settembre 2022, in occasione della sfida al Granadilla Tenerife, quando aveva 16 anni e 49 giorni. E la più giovane a disputare una partita iconica come il Clasico contro il Real Madrid? Ancora lei, naturalmente, record scritto nel novembre dello scorso anno e valido anche allargando il raggio d’azione ai confronti tra le due squadre in campo maschile. E la più giovane a debuttare, in blaugrana, sul suggestivo palcoscenico della Champions League? Sempre e soltanto lei, grazie alla presenza del 21 dicembre 2022 contro le svedesi del Rosengard.
Tanto talentuosa quanto precoce, insomma, Vicky Lopez. Una giocatrice che ama esplorare la metà campo avversaria e rendersi pericolosa nella zona più offensiva del campo.
ALBO D’ONORE
2003 Rafael Van Der Vaart
2004 Wayne Rooney
2005 Lionel Messi
2006 Cesc Fabregas
2007 Sergio Aguero
2008 Anderson
2009 Alexandre Pato
2010 Mario Balotelli
2011 Mario Gotze
2012 Isco
2013 Paul Pogba
2014 Raheem Sterling
2015 Anthony Martial
2016 Renato Sanches
2017 Kylian Mbappé
2018 Matthijs De Ligt
2019 Joao Felix
2020 Erling Haland
2021 Pedro Gonzalez Lopez
2022 Pablo Gavi
2023 Jude Bellingham