Era il 2001, quando nelle sale arriva una commedia che racconta le vicende di un’irresistibile trentenne pasticciona, frustrata e sovrappeso. Si chiama Bridget Jones e diventa immediatamente un’icona per le donne di tutto il mondo, che si sentono più vicine a lei di quanto riescano a fare con le modelle che impazzano sui magazine di moda.
A interpretarla è Renée Zellweger, classe 1969, circondata da un cast memorabile che vanta nomi di sicuro richiamo come Colin Firth e Hugh Grant. Inutile aggiungere che la pellicola diventa uno dei maggiori successi della storia del cinema, condita da nomination a pioggia in tutti i premi cinematografici possibili e soprattutto primo capitolo di ben tre sequel: “Che pasticcio Bridget Jones” (2004), “Bridget Jones’s Baby” (2016) e il più recente, in uscita proprio in questi giorni: “Bridget Jones – un amore di ragazzo”.
In realtà, Bridget Jones nasce anni prima come fenomeno letterario, protagonista del romanzo di Helen Fielding, creato attraverso una serie di rubriche fisse uscite su “The Indipendent” e “The Daily Telegraph”.
La voce, il diario e le avventure amorose di Bridget hanno catturato l'immaginazione di una generazione di donne che riuscivano ad identificarsi in lei, una donna che non disegnava un cocktail o una sigaretta, ma non riusciva a trovare pace quando si parlava di amore e di sesso. Il primo romanzo e l’omonimo film hanno rivoluzionato la commedia romantica, come nella storia del cinema è accaduto poche altre volte, contando “Star Wars” per i film di fantascienza moderni e “Lo squalo” per i blockbuster estivi.
A vent’anni dal suo debutto cinematografico, Bridget si è evoluta insieme al suo pubblico, trovando l'amore con Mark Darcy, avendo figli e costruendo una vita invidiabile. Ora, nel nuovo capitolo della saga, Bridget si ritrova inaspettatamente ad essere una vedova di mezza età, madre di due figli alle prese con il lutto, che lotta per ritrovare sé stessa e il suo posto in una nuova realtà tutta da riscrivere. Per Renée Zellweger, che insieme a Helen Fielding è produttrice esecutiva del film, la ragione più importante per tornare al franchise è stata la relazione della creatrice Helen Fielding con questo capitolo della vita di Bridget. “Helen ha descritto questo come il più personale di tutti i suoi libri su Bridget: ha condiviso i suoi momenti più preziosi e privati, quelli che ha vissuto con i suoi figli mentre stava affrontando un momento delicato della sua vita”.
Ma è impossibile pensare a un capitolo di Bridget Jones senza i collaudati compagni di vita che hanno contribuito a rendere Bridget la donna che è diventata. Tornano la brillante Sally Phillips nei panni di Shazzer, Shirley Henderson in quelli di Jude, James Callis (Tom), Sarah Solemani (Miranda) e Neil Pearson (Richard Finch). Ma si uniscono al cast una serie di nuovi personaggi interpretati da alcuni talenti del cinema e della televisione di oggi: Leila Farzad, star di “The Marvels”, interpreta la nemesi della mamma scolastica di Bridget, nota come Perfect Nicolette: la madre soffocante per eccellenza, che guarda Bridget con disprezzo (appena) mascherato. Josette Simon, che ha recitato in “Wonder Woman”, interpreta Talitha, la co-conduttrice altezzosa e snob del nuovo lavoro di Bridge, e l’astro nascente Nico Parker, star della serie di successo in streaming “The Last of Us” interpreta una tata competente che aiuta Bridget a riportare l’ordine in casa. Senza dimenticare Emma Thompson, nei panni credibili dell’ironica dottoressa Rawlings.
LA TRAMA
Quattro anni dopo la morte di Mark Darcy, suo marito, ucciso in una missione umanitaria in Sudan, Bridget è una madre single, impegnata a crescere da sola Billy, di dieci anni, e Mabel di sei, trovandosi in un limbo emotivo e crescendo i suoi figli con l'aiuto dei suoi fedeli amici tra cui la sua vecchia fiamma, Daniel Cleaver (Hugh Grant). Quando le amiche la incoraggiano a trovarsi un nuovo amore, a Bridget si presentano due possibili candidati: il signor Wallaker (Chiwetel Ejiofor), l'insegnante dei figli, e il giovane e aitante Roxster (Leo Woodall).
CAST TECNICO
Titolo originale – Bridget Jones: Mad About the Boy
Regia – Michael Morris
Soggetto – dal romanzo di Helen Fielding
Sceneggiatura – Helen Fielding, Dan Mazer, Abi Morgan
Fotografia – Suzie Lavelle
Montaggio – Mark Day
Musiche – Dustin O’Halloran
Scenografia – Kave Quinn
Costumi – Molly Emma Rowe
Produttore – Tim Bevan, Eric Fellner, Jo Wallett
Produttore esecutivo - Helen Fielding, Renée Zellweger
Produzione – StudioCanal, Miramax, Working Title Films
Distribuzione – Universal Pictures
Durata – 125 minuti
CAST ARTISTICO
Renée Zellweger – Bridget Jones
Hugh Grant – Daniel Cleaver
Emma Thompson – dottoressa Rawlings
Chiwetel Ejiofor – sig. Wallaker
Leo Woodall – Roxster
Colin Firth – Mark Darcy
Jim Broadbent – Colin Jones
Gemma Jones – Pamela Jones
Isla Fisher – Rebecca
Nico Parker – Chloe
Leila Farzad – Nicolette
Sarah Solemani – Miranda
Sally Phillips – Sharon “Shazzer”
Shirley Henderson – Jude
James Callis – Tom
Celia Imrie – Una Alconbury