Cosa succede quando un dipinto, da sempre semplice oggetto di arredamento del soggiorno di una casa ordinaria a Madrid, si rivela essere un’opera d’arte unica al mondo? “Il Caravaggio perduto”, un documentario che sarà nelle sale per soli tre giorni (10, 11 e 12 marzo) diretto da Àlvaro Longoria, racconta proprio l’affascinante storia di un dipinto, l’Ecce homo, che, alla luce della possibilità di essere un Caravaggio smarrito, ha attirato l’attenzione di collezionisti e commercianti d’arte in tutto il mondo.
Un viaggio, attraverso diverse città europee e italiane, che illustra alcune delle meravigliose opere di Michelangelo Merisi e aiuta a comprendere quelle particolarità che lo hanno reso uno dei pittori più importanti e rivoluzionari della storia. Il documentario racconta anche l’affascinante e misterioso mondo dei “dormienti”, ovvero di quelle opere d’arte di enorme valore che restano nascoste o erroneamente non classificate come tali, così come il dipinto che fa da punto focale della storia.
Guidato dal mercante d'arte Jorge Coll e dai suoi soci, il team ha seguito per tre anni con un accesso unico ed esclusivo il restauro, l'attribuzione e la vendita di quest'opera d'arte, che fino ad allora era rimasta nell'ombra. Un documentario che apre le porte all’affascinante mercato dell'arte e a tutte le sue complessità.
Volendone dare una definizione, si tratta di un thriller documentaristico nel chiaroscuro che caratterizza l'arte di Caravaggio. Per essere fedeli a questa estetica piena di luce e ombra, e come omaggio alla sua figura di artista, il primo pensiero è stato assicurarsi che questa influenza fosse riflessa nella fotografia del cinema. Il chiaroscuro è anche intrinsecamente presente nel mondo dell'arte, un mondo opaco e di difficile accesso. L'arte moderna e il suo mercato sono segnati da processi segreti e transazioni fatte nell'ombra, sui quali siamo riusciti a fare luce, in questo documentario, con un tono da thriller. Scendendo nei meandri della vicenda, è stato possibile ottenere un approccio più profondo grazie ai mercanti d'arte che hanno aperto le porte delle loro gallerie e accompagnando la produzione nel processo di svelamento di tutti i segreti di Ecce Homo. In pratica, il privilegio di assistere all'intero processo, dalla sua scoperta, attraverso il complicato procedimento di autenticazione, fino al delicatissimo restauro. Un punto di vista esclusivo per trasmettere il senso di emozione e mistero provato mentre questa storia piena di colpi di scena andava avanti, fra nuove scoperte e chiaroscuri.
GLI INTERVISTATI
Pérez De Castro Family
Protagonisti indiscussi di questa storia di intrighi. Una famiglia di Madrid che da anni ha un quadro appeso nel soggiorno, un quadro che potrebbe cambiare per sempre le loro vite. Se l'Ecce Homo fosse veramente un Caravaggio, Mercedes e i suoi tre figli potrebbero diventare milionari.
Jorge Coll
Mercante d'arte, cercatore di opere ‘dormienti’ e proprietario di “Colnaghi”, la galleria d'arte più antica del mondo. È uno dei primi a interessarsi al dipinto e colui che inizierà il processo di autenticazione e vendita.
Andrea Lullo
Mercante d'arte e proprietario della galleria “Pampoulides”, uno degli esperti che si occupano dell'autenticazione e della vendita del dipinto.
Andrea Cipriani
Responsabile del restauro. Insieme al suo team, è incaricato di recuperare questa nuova opera d'arte. Il suo lavoro è fondamentale per l’autenticazione del dipinto.
Jaime Mato
Direttore di Ansorena, la casa d'aste che espose per la prima volta il dipinto in vendita a 1.500 euro e che attirò l'attenzione sul mistero.
Filippo Benappi
Mercante d'arte e proprietario della galleria “Benappi”, uno degli esperti che si occupano dell'autenticazione e della vendita.
Maria Cristina Terzaghi
Professore Ordinario di Storia dell’Arte Moderna presso Università degli Studi Roma Tre. Curatrice della mostra Caravaggio 2025 insieme a Francesca Cappelletti e Thomas Clement Salomon. È la prima storica dell’arte ad aver visto il dipinto ed è membro del team di esperti coinvolti nell'autenticazione.
Raffaella Besta
Direttrice Palazzo Bianco di Genova, storica dell’arte.
Keith Christiansen
Professore di Storia dell’arte alla Columbia University e all’Institute of Fine Arts della New York University, direttore del Department of European Paintings al Metropolitan di New York.
Fabrizio Moretti
Mercante d’arte e fondatore della “Galleria Moretti”.
Gianni Papi
Storico dell’arte, esperto di Caravaggio e dei caravaggeschi a Napoli.
Paul Smeets
Antiquario e mercante d’arte esperto di Caravaggio, direttore della “Rob Smeets Old Master Paintings”.
Ana Marcos
Giornalista di El País.
Scott Reyburn
Giornalista del New York Times.
Giuseppe Porzio
Professore Associato di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Napoli L’Orientale.
Antonio Vannugli
Professore Associato presso l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogrado”.
Nicola Spinosa
Storico dell’arte e curatore di mostre, è stato Soprintendente del Polo Museale di Napoli.
CAST TECNICO
Regia - Àlvaro Longoria
Prodotto da - Àlvaro Longoria, Ricardo Fernádez-Deu, Gerardo Olivares e Francisco Pou, Domenico Procacci e Laura Paolucci
Sceneggiatura – Ana Barcos, Marisa Lafuente
Produttori esecutivi – Pilar Benito, Eleonora Savi, Mónica Guerrer, Emma García
Productor supervisor – Ivan Fiorini
Fotografia – Hernán Pérez, Fiorella Gianuzzi
Musiche – Roberto Lobbe Procaccini
Montaggio – Alex Marquez, Martina Seminara, Vanessa Marimbert
Suono - José Luis Alcaine Bartolomé, Miguel Caprara
Organizzazione – Armando Ciudad Pons, Dámaso Hernández, Aritz Sanjuro, Marta Serra, Anna Saura
Post-production supervisors – José Julián Santiesteban, Elena Alcolea
Produzione – Spagna, Italia, Gran Bretagna
Lingua – Spagnolo, catalano, italiano, inglese
Produzione – Morena Films, Mediacrest ed Estrategia Audivisual, Fandango
Distribuzione – Fandango
International Sales – Fandango Sales
In collaborazione con – Madrid City Council, Madrid Film Office
Con la partecipazione di – RTVE – Produttrice esecutiva Ana Pelá
In associazione con – Caixaforum+
Con il contributo di – Government of Spain (ICAA), Ministero della Cultura