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Sarà ufficializzato lunedì 5 maggio alle ore 11, con una cerimonia di donazione, alla presenza della professoressa Gisella Bressy, e dei discendenti dei Duchi d’Aosta, il Principe Aimone di Savoia e l’Arciduca Martino d’Austria Este, il Comitato 1713-2023 che ha sostenuto parte del restauro e il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, che ha curato l’intervento, il pasaggio del prezioso “Servizio da Tè” appartenuto ai Duchi d’Aosta.

Il Servizio fu donato nel 1907 da Emanuele Filiberto d’Aosta e da sua moglie Elena d’Orléans alla prozia della donatrice, la signorina Erminia Piano, al termine del suo mandato di Istitutrice dei due figli dei Duchi, Amedeo (il futuro Eroe dell’Amba Alagi) e Aimone. Come la prozia, anche lei lo ha conservato con cura per anni, scegliendo di donarlo al Consorzio per garantire ad un vero pezzo di storia una collocazione di adeguata importanza.

La cerimonia di donazione si tiene presso gli Appartamenti Reali del Castello della Mandria, dove i Duchi d’Aosta abitarono dal 1895 al 1898, nel Salone delle feste in cui sono conservati igrandi ritratti di Giacomo Grosso raffiguranti Emanuele Filiberto d’Aosta e sua moglie Elena d’Orléans.

La professoressa Bressy da tempo conservava questo preziosooggetto e, giunta a 96 anni, ha voluto donarlo al Consorzio delleResidenze Reali Sabaude. Il set in argento è custodito all’internodi una scatola antica, ricoperta di tessuto moiré di seta: per il suo particolare valore storico e di ricordo, la donatrice l’hasempre considerato come l’oggetto più importante in possessodella sua famiglia.

Il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude ha deciso di collocare il raffinato dono presso gli Appartamenti Reali del Borgo Castello della Mandria, in quella che ancora oggi è denominata la “Camera da letto della Duchessa”. I Duchi d’Aosta furono ospiti in più occasioni dei Marchesi Medici delVascello, in particolare dal 1895 al 1898 quando il DucaEmanuele Filiberto

Come ringraziamento, il Consorzio ha invitato i nipoti dei dueprincipini, cioè il Principe Aimone di Savoia e l’Arciduca Martinod’Austria Este, attraverso la cui presenza si può onorare lamemoria dei loro nonni e l’opera della loro Istitutrice. Allacerimonia presenzia anche una delegazione del “Comitato 1713-2023”, nato per celebrare i 310 anni del trattato di Utrecht, che ha sostenuto il restauro dell’oggetto.

Il Servizio, di manifattura tedesca, reca il marchio dalla ditta “Koch & Bergfeld” di Brema ed è composto da 20 pezzi (bollitore con filtro e base, stoppiniera, teiera/caffettiera, lattiera, contenitore per il tè, zuccheriera, pinza e cucchiaini), realizzati in argento inciso con gli stemmi Savoia-Aosta e Orléans. Il tutto ècompletato da quattro tazzine con relativi piattini in porcellana della “Manifattura Ginori” di Firenze. Il confezionamento del setpotrebbe essere avvenuto tramite l’oreficeria “Janesich”, con sede a Trieste dal 1835 e succursale a Parigi dal 1896.