Per tutti è semplicemente la “Torino-Milano”, ma tecnicamente la “A4” è parte dell’autostrada “Serenissima”, che attraversa per intero la Pianura Padana partendo da Torino per toccare Milano, Venezia e chiudersi a Sistiana, frazione dell’ex provincia di Trieste.
Uno snodo nevralgico per il traffico e il trasporto su ruote che sta per diventare uno dei tratti più moderni, innovativo ed ecosostenibile dell’intera rete italiana ed europea. Il progetto, realizzato dalla “ASTM Group”, è stato presentato pochi giorni fa alla “Climate Week” di New York che trasformerà la Torino-Milano in un laboratorio a cielo aperto.
“Siamo orgogliosi di rappresentare l’Italia a un evento di rilievo globale – ha commentato Umberto Tosoni, ad di Astm – con l’opportunità di contribuire alla definizione di un futuro più sostenibile. È la nostra visione dell’Autostrada del Futuro: connessa, sostenibile e tecnologicamente avanzata. Il progetto è l’esempio concreto di come le infrastrutture possano evolversi per ridurre il proprio impatto ambientale, migliorare la sicurezza e ottimizzare la mobilità grazie a soluzioni intelligenti e integrate tra loro”.
Il manto stradale, per iniziare, sarà realizzato con un composto di grafene, additivi polimerici e plastiche dure ricavate dal riciclaggio di cassette della frutta e vecchi giocattoli: una volta steso, permetterà di ridurre i consumi energetici di circa 90 milioni di kWh, il -30% in meno per chi ama le percentuali, che corrispondono al fabbisogno annuale di circa 30 mila famiglie, con l’aggiunta dell’abbattimento di 18 milioni di emissioni di CO2 (-38,5%), equivalenti al lavoro di assorbimento di circa 115mila alberi.
Lungo l’autostrada è stato già installato un impianto di raccolta e riutilizzo dell’acqua piovana che sarà utilizzato per la pulizia di caselli le aree di servizio, cedendo la parte residua per l’uso industriale e l’irrigazione agricola.
Ma è a livello tecnologico che la Torino-Milano promette le novità più corpose: oltre all’installazione di sistemi per il rilevamento della velocità media dei veicoli, delle condizioni ambientali e del monitoraggio del traffico e dei mezzi pesanti, scompariranno i caselli autostradali, sostituiti da portali elettronici “Free Flow” a lettura automatica, ovvero con pagamento attraverso telepedaggio o lettura della targa e pagamento via app internet banking o sportelli bancomat.
I 125 km che partono dal capoluogo piemontese per arrivare a quello lombardo sono una delle più antiche autostrade italiane, con i lavori iniziati nel 1930 e conclusi due anni dopo anche se limitati ad una sola corsia per senso di marcia. Il necessario raddoppio inizia alla fine degli anni Cinquanta, mentre alla fine del decennio successivo viene abolita la corsia di emergenza per realizzare la terza corsia restringendo le altre due. Una scelta infelice, che finì per provocare decine di incidenti gravissimi specie nei giorni di nebbia. L’occasione per allargare le corsie arrivò con la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità in vista anche delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Oggi, il traffico medio annuo è pari a 35milioni di veicoli.