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“I bambini sanno essere dei veri mostri”. Mai frase fu più vera, specie se abbinata ad “Abigail”, la diabolica bimba protagonista dell’omonima pellicola in uscita nelle sale. Sospesa tra splatter e horror ma profondamente venata di ironia, la storia della piccola ballerina vampira si riallaccia idealmente al filone – oggi un po’ in disuso – degli esseri succhia-sangue che aveva vissuto l’epoca d’oro con “Twilight”. Ma resta ancora valida per mettere in scena l’esterno conflitto tra il Bene e il Male, in questo caso utilizzato per scendere un gradino alla volta verso un orrore esaltato da fiumi di sangue.

Ennesima prova di Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, coppia di registi che si erano fatti notare per le trovate truculente in “Finché morti non ci separi” e “Scream VI”, che con Abigail si consacrano nuovi portatori sani della paura cinematografica moderna, con abbondante e soprattutto sapiente uso degli effetti speciali, utili per inchiodare gli spettatori sulla poltrona e saltare in aria se qualcuno seduto dietro schiaccia anche solo un pop-corn.

Abigail conserva i tratti distintivi dei loro lavori migliori, offrendo allo stesso tempo una nuova ed eccitante rivisitazione della mitologia classica dei vampiri. Il film inizia con un colpo ad alto rischio, una missione pericolosa che, se tutto andasse secondo i piani, potrebbe fruttare a sei sconosciuti l'incredibile cifra di 50 milioni di dollari. Reclutata per il lavoro da un misterioso faccendiere, la squadra comprende: l'autista, il cecchino, il medico, il muscoloso, l'hacker e il magro, alias il capo delle operazioni.

Le loro vere identità sono tenute segrete l'una all'altra come una sorta di assicurazione: se uno di loro venisse catturato, non potrebbe coinvolgere i suoi co-cospiratori. Insieme, devono infiltrarsi nella casa ben sorvegliata di un boss solitario che presiede un vasto impero criminale, per sedare e rapire la figlia, una tenera ballerina preadolescente.

Grazie a una combinazione di ingegno e banale fortuna, il piano riesce. Ma ciò di cui i rapitori non si rendono conto è che il loro tenebroso nascondiglio è in realtà un parco giochi per la piccola predatrice, che non vede l'ora di ribaltare la situazione e vendicarsi dei suoi assalitori. “Abbiamo pensato che fosse un divertente miscuglio di idee diverse – dicono i registi - sembra un heist film molto intimo e incentrato sui personaggi, che all’improvviso viene dirottato sui vampiri. Abbiamo anche pensato che il personaggio di Abigail, una ragazzina per la quale si prova molta simpatia nella prima metà del film, quando diventa la cattiva, metta in atto una sorta di catarsi. Si vuole vederla prendere tutti a calci in culo”.

Nel cast, che può contare su Melissa Barrera, Dan Stevens e Kevin Durand, spicca Alisha Weir, giovane attrice irlandese già protagonista di “Matilda, the Musical”, capace di passare dal ruolo di ragazzina timida e impaurita a quella di una spietata cacciatrice assetata di sangue.

Il film è stato girato nella storica “Glenmaroon House”, antica dimora appartenuta al re della birra Arthur Guinness nel ricco sobborgo di Castleknock, alla periferia di Dublino, per l’occasione ribattezzata “Wilhelm Manor”. Nel film, i rapitori sono colpiti dalla facciata Neo Tudor della casa e attratti dal grandioso ingresso, ma scoprono ben presto che alcune parti della villa sono pericolose e mal curate.

LA TRAMA

Dopo che un gruppo di aspiranti criminali rapisce la figlia ballerina 12enne di un potente personaggio della malavita, tutto quello che devono fare per riscuotere un riscatto da 50 milioni di dollari è sorvegliare la bambina durante la notte. In una villa isolata, i rapitori iniziano a diminuire uno dopo l’altro, e scoprono con crescente orrore di essere rinchiusi con una bambina tutt’altro che normale.

IL CAST TECNICO

Regia – Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett

Soggetto – Stephen Shields, Guy Busick

Sceneggiatura – Stephen Shields, Guy Busick

Produttore – Chad Villella, William ShErak, Paul Neinstein, James Vanderbilt, Tripp Vinson

Produzione – Project X Entertainment, Vinson Films, Radio silence Producions

Fotografia – Aaron Morton

Montaggio – Michael Shawrer

Musiche – Bryan Tyler

CAST ARTISTICO

Melissa Barrera – “Joey”/Ana Lucia Crux

Dan Stevens – “Frank”/Adam Barrett

Alisha Weir – Abigail

Will Catlett – “Rickles”

Kathryn Newton – “Sammy”/Jessica Hurney

Kevin Durand – “Peter”/Terence Lacroix

Angus Cloud – “Dean”

Giancarlo Esposito – “Lambert”

Matthew Goode – “padre di Abigail/Kristof Lazaar