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VALSESIA, TRA LAGHI ALPINI E CULTURA WALSER

La Valsesia è una delle valli più suggestive dell’Alto Piemonte e in estate diventa il punto di partenza ideale per esplorare il versante meridionale del Monte Rosa.

Per chi ama le escursioni, uno degli itinerari più affascinanti è il Sentiero 203a, che, dal centro di Alagna Valsesia, sale fino ai Laghi Tailly, a oltre 2400 metri di altitudine. Il percorso si inoltra tra boschi e pascoli, fino a raggiungere l’Alpe Tailly. Da qui, un sentiero panoramico attraversa conche erbose e dossi rocciosi, portando prima al Lago Tailly Inferiore e poi a quello Superiore, incastonati tra le creste del Corno Bianco. Un’escursione che in circa 2 ore e mezza regala un’immersione autentica nell’alta montagna, lontano dalle rotte più battute.

Per chi desidera ammirare le vette senza affrontare lunghe camminate, gli impianti di risalita di Alagna Valsesia permettono di salire rapidamente a Pianalunga e quindi al Passo dei Salati, punto di collegamento con la Valle di Gressoney. In estate, è il punto di partenza per alpinisti esperti che, tramite la funivia Indren, vogliono raggiungere il ghiacciaio per accedere ai rifugi Mantova e Gnifetti, oppure affrontare l’ascesa verso una delle cime oltre i 4000 metri del Monte Rosa. La più ambita è la Punta Gnifetti (4554 m), con la Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa, ma l’intero massiccio è spettacolare: la vetta più alta, la Punta Dufour, con i suoi4634 metri, è la seconda cima più alta delle Alpi. Dal Passo dei Salati si snodano anche escursioni più accessibili, come il Percorso Geologico-Pedologico di Cimalegna.

La Valsesia è anche custode di un patrimonio umano e culturale di grande valore: è qui che, nel XIII secolo, si insediarono i Walser, popolo di origine germanica proveniente dal Vallese. Ancora oggi la loro eredità vive nei musei etnografici del territorio: come il Museo Walser di Alagna Valsesia, ospitato in una casa del 1628 con oggetti originali, utensili, abiti tradizionali e arredi, o ancora il Museo di Riva Valdobbia, allestito in una casa tipica a Rabernardo, dove si entra nella stube, nella stalla e nella camera da letto. A Rimella, infine, un altro museo ricostruisce l’universo Walser tra agricoltura, artigianato e la lingua Titsch, un idioma che ancora oggi viene parlato da alcuni abitanti della zona.

MACUGNAGA, LA PERLA DEL MONTE ROSA

È nella Valle Anzasca, una delle valli trasversali della Val d'Ossola, che il Monte Rosa mostra il suo volto più imponente: la parete est, alta più di 2.000 metri, è un’impressionante muraglia naturale che sovrasta il borgo Walser di Macugnaga, tra i più affascinanti e fotografati dell’intero arco alpino. Raggiungibile risalendo la valle da Piedimulera, Macugnaga custodisce un’eredità culturale antica e ancora viva, testimoniata dall’architettura tipica delle case in pietra e legno e dal Dorf, il nucleo originario con la Chiesa Vecchia del Trecento, il cimitero e un maestoso tiglio secolare.

Macugnaga è anche un dinamico centro alpino: in estate, gli impianti di risalita permettono di raggiungere rapidamente le quote elevate: dalle seggiovie Pecetto-Burki e Burki-Belvedere fino alla funivia Staffa-Alpe Bill-Passo Moro, si accede a itinerari panoramici, rifugi d’alta quota e punti di osservazione privilegiati sul ghiacciaio del Belvedere.

È proprio intorno a questo ghiacciaio che si estende l’Oasi Faunistica del Monte Rosa, area protetta istituita nel 1969 per favorire la reintroduzione dello stambecco. Qui, tra boschi di larici, praterie alpine e creste rocciose, si snodano sentieri escursionistici adatti a ogni livello, ideali per chi cerca il contatto diretto con una natura ancora intatta.

VAL FORMAZZA, L’AVVENTURA INCONTRA LA STORIA

All’estremità settentrionale del Piemonte, dove le strade si fanno più strette e i paesaggi più selvaggi, si apre la Val Formazza, altra terra di antiche migrazioni Walser, alpeggi, vallate e tradizioni ancora vive. Una valle sospesa tra Italia e Svizzera, dove l’estate si colora di sfide adatte agli sportivi veri e panorami senza tempo.

Simbolo della Valle è la Cascata del Toce, definita già nell’Ottocento “la più bella e poderosa fra le cascate delle Alpi”. Con i suoi 143 metri di salto è tra le più spettacolari d’Europa, visibile in tutta la sua maestosità solo in determinati periodi estivi. Attorno a questo monumento naturale si snodano percorsi escursionistici e cicloturistici, tra questi, il Laghi & Monti Bike, un itinerario slow che collega le sorgenti del Toce al Lago Maggiore, seguendo il corso del fiume.

Dalla Cascata del Toce si risale fino a Riale, epicentro dello sport outdoor in Val Formazza, con itinerari ideali per chi vuole immergersi nella storia e nella bellezza del territorio. Qui, tra pascoli d’alta quota e paesaggi modellati dai ghiacciai, il 12 luglio torna il Bettelmatt Ultra Trail: con oltre 50 km di percorso e 3100 metri di dislivello, il BUT richiama ogni anno oltre 1000 partecipanti tra atleti, accompagnatori e famiglie, trasformando per un giorno un territorio di 400 abitanti in un’arena naturale carica di energia. A rendere tutto possibile è una montagna autentica ma non estrema, perfetta per chi pratica sport outdoor in chiave green.

Una settimana prima, il 5 luglio, la proposta si arricchisce con il BUT Gourmet: un picnic d’autore che celebra i prodotti tipici dell’alta montagna – come il formaggio Bettelmatt – interpretati da grandi chef. Il ricavato dell’evento viene tradizionalmente devoluto in beneficienza e in questa edizione sarà donato alla Fondazione Matilde Lorenzi ETS, impegnata nella promozione della sicurezza sulle piste da sci, attraverso attività di formazione e prevenzione rivolte ad atleti di ogni età e livello.

OASI ZEGNA: BENESSERE, NATURA E ARMONIA

C’è un angolo di Alto Piemonte dove la montagna si vive con tutti i sensi: è l’Oasi Zegna, vasta area naturalistica tra le Alpi Biellesi che in estate si trasforma in un rifugio di quiete e rigenerazione. Qui, il rapporto con la natura va oltre il trekking: è un’esperienza intima, consapevole, profonda.

Tra le proposte più apprezzate, il Forest Bathing – o shinrin-yoku – pratica di origine giapponese che invita a immergersi nei boschi per ritrovare equilibrio e benessere. All’Oasi Zegna è stato progettato un percorso ad hoc nel Bosco del Sorriso, una faggeta ad alta emissione di monoterpeni, sostanze naturali capaci di stimolare positivamente il sistema immunitario.

Altrettanto unica è l’esperienza del barefooting, praticabile nel percorso sensoriale della Cascina Il Faggio, a Valdilana. Camminare a piedi scalzi su rami, pigne, sabbia, foglie, lavanda e pietre diventa un modo per riattivare percezioni sopite e ritrovare un contatto autentico con la terra. Il percorso, articolato in stazioni, si conclude con due vasche di acqua sorgiva, per un rituale di chiusura rigenerante.

IL PROGETTO

“Vivi Alto Piemonte – Un Mosaico di Meraviglie” è il progetto di valorizzazione turistica del Piemonte nord-orientale, promosso della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, volto a promuovere le bellezze delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli. Un invito a scoprire un territorio che offre esperienze indimenticabili tra natura, cultura, enogastronomia e tradizioni, sia per gite di prossimità, che per vacanze più lunghe, esplorandone le numerose sfaccettature e tipicità. “Vivi Alto Piemonte" punta a far conoscere e riscoprire una terra che, come un mosaico, svela le sue meraviglie pezzo per pezzo, offrendo a ogni visitatore un’esperienza autentica e unica.