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Metti un abitante di una megalopoli americana in un bosco per un giorno e una notte, e avrai la quasi matematica certezza di trovarlo morto di stenti. L’arte di sopravvivere sfruttando solo quello che la natura offre, così come quella di imparare a costruirsi un rifugio e poi accendere un fuoco, o ancora le tecniche per cacciare e pescare, proprie dell’umanità prima dell’avvento dei supermercati, sono ormai cancellate e dimenticate del tutto.

Ma i tempi si fanno bui e preoccupanti, e gli americani stanno riscoprendo il “survival”, non tanto per impegnare in modo diverso i weekend, ma per tenersi pronti al peggio se mai scoppiasse una guerra o il paese fosse invaso da alieni o nemici non meglio identificati. Secondo un’inchiesta recente, a preoccupare gli americani è una sorta di classifica delle angosce che vanno dai conflitti più o meno diretti e le crisi geopolitiche in cui sono coinvolti gli Stati Uniti, alle incertezze sociali interne che – come dimostra l’assalto al Capitol Hill - hanno già rischiato di portare il Paese sull’orlo della guerra civile, o ancora il cedimento improvviso dei confini con il Messico, con l’invasione di milioni di profughi sudamericani.

Ecco perché negli Stati Uniti spopolano i corsi di sopravvivenza, ma siccome ci sono sempre stati, la notizia è l’aumento esponenziale del numero di iscrizioni, che si fa ad ogni mese più massiccio, diventando il termometro dell’incertezza emotiva di un Paese, sentimento trasversale che spinge gente fra 16 e 65 anni a voler imparare a sopravvivere con un coltellino in tasca.

Fra i corsi più richiesti quelli della “Woodsrunner School”, un corso che si tiene da anni nei boschi più sperduti del South Carolina, diviso in tre gradi di apprendimento sufficienti per essere pronti a qualsiasi evenienza. Si inizia dalle nozioni base del “survival” per poi passare al “bushcraft”, ovvero come cacciare, trovare l’acqua e depurarla e costruirsi un rifugio, per finire con “homesteading”, le tecniche per coltivare e conservare il cibo più a lungo. “Offriamo un'esperienza educativa sicura e di qualità a chiunque sia interessato a prepararsi per affrontare la natura selvaggia e a comprendere l'ambiente circostante. Grazie ai nostri metodi di insegnamento, chiunque acquisisce nozioni in grado di iniziare un viaggio fuori dai sentieri battuti apprendendo abilità, conoscenze e tecniche per utilizzare le risorse naturali e soddisfare le proprie esigenze in un ambiente poco ospitale”.

Lo stesso vale per la “Trail Blaze Survival School & Adventures”, i cui responsabili raccontano che “Molti vogliono imparare le tecniche di sopravvivenza perché amano il campeggio e le escursioni, e preferiscono sapere come gestire eventuali incidenti, ma altri chiedono di imparare ad essere autosufficienti se per caso qualcosa nel futuro prossimo andasse storto: negli ultimi 20-30 anni la vita in America è stata relativamente comoda, ma gli ultimi 4-5 anni sono stati difficili: dal Covid in poi è diventato uno stillicidio di brutte notizie che portano a pensare: se mai succedesse qui, non saprei cosa fare”.