La grandezza di una star della musica non si misura solo dal successo riscosso mentre era in vita, ma dal volume di denaro che riesce a incassare anche quando passa a miglior vita. Una schiera di artisti e autori che hanno scritto canzoni, opere e libri diventate di colpo una fortuna sfacciata per gli eredi.
Lo dimostra una classifica particolare stilata da “Forbes”, che elenca quanto hanno incassato nel 2024 un drappello di star morte e sepolte da anni, ma ancora così vive nei ricordi dei fan, che continuano a nutrirsi di raccolte, inediti, gadget e a volte film, i “biopic” che oggi vanno per la maggiore, quei film in cui si raccontano le vite – a volte semplicemente periodi complicati – di star della musica. Operazioni che valgono tanto oro quanto pesano, perché oltre agli incassi al botteghino hanno sempre lo straordinario potere di riportare in classifica album un po’ dimenticati, usciti parecchi anni prima.
I nomi più celebri, nell’anno che si avvia alla fine, non sono una sorpresa: gente morta per malattia, incidenti, noncuranza o dipendenze, non importa, perché a quei livelli sulla bilancia dell’eredità tutto diventa un valore aggiunto, anche la sfiga.
Il primo in classifica, Michael Jackson, svetta grazie ad una sentenza di giudice che lo scorso agosto ha stabilito fossero sufficienti 600 milioni di dollari dalla vendita dei diritti di master e incisioni nelle mani della “Sony”. Una cifra bollata come insufficiente e perfino irriguardosa dalla famiglia Jackson, a cominciare dalla madre Katherine. Meno male che a placare le ire del clan ci pensa da un lato il successo di “MJ The Musical”, lo spettacolo teatrale dopo aver sbancato Broadway sta facendo lo stesso in un lungo tour mondiale. E ancora di più si stima possa arrivare nei conti correnti dei Jackson da “Michael”, il film di prossima uscita che racconta la vita e i successi del re del pop, interpretato da Jaafar Jackson, il vero nipote, figlio di Jermaine, dall’incredibile somiglianza con lo zio.
Non è da meno Freddie Mercury, il carismatico frontman dei Queen scomparso nel lontano 1991 e titolare del secondo posto in classifica grazie alla vendita del catalogo della band alla “Sony” per un miliardo di dollari, equamente diviso fra i tre superstiti: Brian May, Roger Taylor e John Deacon.
Più curioso e inaspettato il terzo posto, conquistato da Dr. Seuss, pseudonimo di Theodor Seuss Geisel, scrittore americano dalla cui fantasia sono nati personaggi come “Il gatto col cappello”, il “Grinch” e il “Lorax”, figure che ancora oggi ispirano film, parchi a tema, gadget e programmi tv.
Immancabile, anche se un po’ appannato dal tempo, la presenza del re in senso assoluto: Elvis Presley. Il florido mercato nato intorno al suo nome alla sua immagine non conosce crisi, così come il “mausoleo” con parco a tema annesso di “Graceland”, la sontuosa tenuta di Memphis dove viveva e dove è morto.
Quarto posto per Ric Ocasek, voce solista dei “Cars” morto nel 2019, un nome solo all’apparenza meno eclatante degli altri, entrato in classifica grazie all’acquisto dei diritti su nome e immagine da parte di un fondo di investimenti specializzato nella musica.
Quinta e sesta posizione per altri due nomi perennemente inclusi nelle classifiche dei guadagni postumi: Prince e Bob Marley. I diritti del primo continuano a valere milioni di dollari grazie anche alle visite al “Pasley Parks”, l’esclusivo complesso di Minneapolis dove viveva e dove è stato ritrovato senza vita. Il capitale del secondo, al contrario, oltre alla vendita di album e lo sfruttamento dell’immagine, è cresciuto parecchio grazie a “Bob Marley: One Love”, il biopic che racconta la vita del signore del reggae.
Seguono Charles M. Schulz, il papà dei “Peanuts” che ancora oggi valgono oro, John Lennon, l’ex Beatle ancora oggi amatissimo, James Brown, il re del soul la cui immensa tenuta in South Carolina è pronta per diventare un’altra Graceland. Per finire con Withney Houston, la cui immagine è diventata addirittura il logo di slot machine assai diffuse a Las Vegas, ma soprattutto un marchio che incassa una percentuale per ogni monetina giocata.
Un accenno lo merita Matthew Perry, la star di “Friends” morta lo scorso anno e vera new entry della classifica, il cui libro di memorie (Friends, Lovers and the Big Terrible Things), è diventato uno dei best seller dell’anno, venduto in oltre 2,5 milioni di copie in tutto il mondo. E l’ultima menzione è forse il nome più curioso in classifica: Arnold Palmer. Un nome conosciuto soprattutto a chi ama il golf, essendo stato uno dei più grandi giocatori della storia. Ma è la bevanda che porta il suo nome, un mix di te freddo e limonata prodotta dalla “AriZona”, a farlo entrare in classifica. Ogni anno, i 500 milioni di lattine con la sua immagine vendute mettono al sicuro i sonni degli eredi.
LA CLASSIFICA 2024
1 - Michael Jackson: 600 milioni di dollari
Data di morte: 25 giugno 2009 (50 anni) – causa: ovredose/omicidio
2 - Freddie Mercury: 250 milioni di dollari
Data di morte: 24 novembre 1991 (45 anni) – causa: Aids
3 - Dr. Seuss: 75 milioni di dollari
Data di morte: 24 settembre 1981 (87 anni) – causa: cancro
4 - Elvis Presley: 50 milioni di dollari
Data di morte: 16 agosto 1977 (42 anni) – causa: infarto
5 - Ric Ocasek – 45 milioni di dollari
Data di morte: 15 settembre 2019 (75 anni) – causa: infarto
6 – Prince: 35 milioni di dollari
Data di morte: 21 aprile 2016 (57 anni) – causa: overdose
7 - Bob Marley: 34 milioni di dollari
Data di morte: 11 maggio 1981 (36 anni) – causa: cancro
8 - Charles M. Schulz: 30 milioni di dollari
Data di morte: 12 febbraio 2000 (77 anni) – causa: cancro
9 - Matthew Perry – 18 milioni di dollari
Data di morte: 23 ottobre 2023 (54 anni) – causa: overdose
10 - John Lennon – 17 milioni di dollari
Data di morte: 8 dicembre 1980 (40 anni) – causa: omicidio
11 - James Brown: 15 milioni di dollari
Data di morte: 25 dicembre 2006 (73 anni) – causa: infarto
12 - Arnold Palmer – 14 milioni di dollari
Data di morte: 25 settembre 2016 (87 anni) – causa: infarto
13 - Whitney Houston – 13 milioni di dollari
Data di morte: 11 febbraio 2012 (48 anni) – causa: annegamento