Con l’inizio dell’anno nuovo, riprendono come di consueto le Aste di Bolaffi, il celebre gruppo collezionistico nato a Torino nel 1890 per volontà di Alberto Bolaffi.
L’appuntamento per gli appassionati è online martedì 30 gennaio, a partire dalle ore 14:30, quando saranno messi all’incanto 429 giocattoli d’epoca fra modellini di auto, set di costruzioni, bambole, trenini e piste. I lotti sono visibili in anteprima, solo su appuntamento, dal 22 al 29 gennaio, presso la Sala Bolaffi di via Cavour 17, a Torino.
Diversi i lotti di modellini “Dinky Toys” e “Corgi Toys”, ambedue aziende britanniche specializzate nei modelli in scala in pressofusione, e della “Mercury”, marchio torinese nato nel 1932 come azienda di componenti metallici per l’industria automobilistica e riconvertito nella produzione di giocattoli e modellini.
Oltre a molti modellini con base d’asta di partenza assai “popolare”, a partire dai 10 euro, fra i pezzi più pregevoli dell’appuntamento spicca la “Batmobile” del 1966 Corgi Toys, ispirata all’omonima serie TV, con una base d’asta di 250 euro e ancora la “Ghia-Fiat 600 Jolly” del 1963, una “spiaggina” simbolo degli anni del “boom economico”. Conservata nella confezione originale e in ottime condizioni, parte da 100 euro. Inizia invece da una quotazione di 600 euro la vendita del blocco di 18 modellini in confezioni originali della INCAP (Industria Nazionale Giocattoli Padova), omaggi per Brioschi risalente agli anni ’60. I modellini, in scala 1:32, sono nella loro confezione originale, quasi tutti in ottimo stato: Fiat 1400, Fiat 1500, Fiat 75hp, Fiat 1800/200, Fiat 600 Multipla Fiat 2 litri, Fiat Turbina, Fiat 1100 , Fiat 600, Fiat519, Fiat 8V, Fiat 500 e Fiat 500C. Ben 500 euro la valutazione iniziale dell’Autoscala dei Pompieri in metallo degli anni ’60, a cui manca però uno dei personaggi.
Per chi ama il modellismo ferroviario trenini, plastici, locomotive e vagoni della “Marklin”, marchio tedesco ancora oggi attivo, come il set di vagoni degli anni ’60 (250 euro), o ancora un plastico ferroviario con casette risalente agli anni ’50 della “Bausch”.
Per finire con un motore trasparente della “Gescha”, un set da costruzione con qualche pezzo mancante ma in buone condizioni e libretto di istruzioni originale, con base d’asta fissato a 300 euro. Imperdibile anche la Barbie Made in Japan “Brunette, Bubble Cut” del 1962, in scatola originale, con prezzo di partenza di 300 euro.