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La “baguette”, la tipica forma di pane allungata seconda forse solo alla Tour Eiffel nell’elenco dei simboli di Francia, vive l’ennesima glorificazione. Dopo l’ingresso nell’elenco dei Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità tutelati dall’Unesco, la Francia ha deciso di celebrare il proprio pane simbolo con l’emissione di un francobollo da 1,96 euro.

“Pane della nostra vita quotidiana, simbolo della nostra gastronomia e gioiello della nostra cultura - ha commentato il presidente della Confédération nationale de la boulangerie pâtisserie française, Dominique Anract - è composta da ingredienti base come farina, acqua, sale, lievito e/o pasta madre. Questa apparente semplicità rivela una complessità di lavorazione: dosaggio e pesatura degli ingredienti, impasto, fermentazione, divisione, riposo, modellatura, rifinitura, cottura… Tanti passaggi meticolosi eseguiti dal fornaio artigiano, il cui sapere unico viene tramandato di generazione in generazione”.

Quella ritratta nel francobollo, emesso ufficialmente il 16 maggio – giorno dedicato a Saint-Honoré, santo patrono di mugnai, panettieri e pasticceri – è una baguette realizzata da Stéphane Humbert-Basset, infiocchettata da un nastro con i colori della bandiera francese - blu, bianco e rosso - ma accompagnata da un’ulteriore edizione limitata a 600mila esemplari che racchiude una particolarità: è sufficiente strofinare il francobollo perché questo rilasci il profumo buono del pane appena sfornato che si respira al mattino nelle “boulangerie”, le panetterie francesi.

“Il profumo è incapsulato e la difficoltà è stata applicare l’inchiostro senza rompere le capsule, in modo che la fragranza possa essere restituita al cliente quando strofina il francobollo, per essere precisi la baguette. In questo modo si liberano le capsule del caratteristico profumo di questo pane”, ha spiegato Damien Lavaud, il tipografo autore dell’edizione destinata ai collezionisti.

Quella della baguette è una consuetudine che secondo le statistiche accomuna 12 milioni di francesi, con un consumo medio che si attesta sui 6 miliardi di baguette all’anno. Anche se in realtà, fanno notare gli esperti, la baguette è una forma di pane solo idealmente tipica della Francia, poiché diffusa e reperibile in ogni angolo del mondo. Sicuramente francese, al contrario, è l’origine che risale al 1830, anno in cui viene introdotto il pane “Viennoise”, realizzato a base di lievito di birra e da cuocere al vapore. La baguette, almeno all’inizio, diventa il pane di nobili e ricchi, tipico e abbondante solo nelle corti, ma con la diminuzione e poi l’abolizione delle tasse sul pane bianco, le abitudini alimentari dei francesi cambiarono fino a trasformare la baguette nel pane quotidiano di un popolo.