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Beyoncé Giselle Knowles, classe 1981 da Houston, Texas: cantante, ballerina, attrice e imprenditrice che tradotta in un solo concetto significa una delle più grandi artiste viventi, con 32 Grammy Awards vinti e 200 milioni di copie di dischi venduti in tutto il mondo, di cui 60 con il trio femminile delle “Destiny’s Child” e 118 da sola. Il tutto per un capitale personale stimato da Forbes in 540 milioni di dollari.

Insomma, ce n’è a sufficienza per trasformare “Queen Bey”, com’è chiamata dai fan, in una materia di studio. A pensarci per prima è stata Daphne Brooks, docente di studi afro-americani e musica presso la serissima università di “Yale”, che pensando all’enorme influenza culturale, musicale e sociale creato dalla divina Beyoncé, ha scelto di dedicarle un corso di studi universitario.

Specializzata nel ruolo delle donne di colore nel mondo della musica, la professoressa Brooks non è nuova a questo genere di corsi, che aveva già tenuto a “Princeton”, un altro celebre ateneo statunitense. Ma quello su Beyoncé non è il primo corso dedicato a qualche celebrità: prima di lei erano già diventati materia di studio Taylor Swift, Lady Gaga, Bob Dylan e Harrison Ford.

Obiettivo del corso esplorare la produzione musicale di Beyoncé partendo dalle sue posizioni, da sempre molto chiare, in particolare sulla “politica femminista nera, la politica e le filosofie di liberazione nera attraversino l'ultimo decennio del suo repertorio, così come i modi in cui le sue sperimentazioni senza precedenti con la forma dell'album stesso le abbiano fornito la piattaforma per mobilitare questi temi”.

Il corso, intitolato “Beyoncé Makes History: Black Radical Tradition History, Culture, Theory & Politics through Music” (Beyoncé fa la storia: storia, cultura, teoria e politica della tradizione Nera radicale attraverso la musica), si concentra in particolare sul periodo che dal 2013 fino al recente “Cowboy Carter”, l’ultimo album, uscito nel marzo di quest’anno in cui a sorpresa Beyoncé ha scelto di esplorare il mondo country.

“Questo corso mi è sembrato adatto perché Beyoncé è un personaggio maturo, adatto per l'insegnamento per il numero di successi che ha realizzato e il modo in cui ha intrecciato storia e politica con la vita culturale nera nell'estetica delle sue performance e nell'utilizzo della sua voce come portale per riflettere su storia e politica. Non c'è nessuno come lei”.