Se è vero che ogni donna è un mistero, la sua borsa lo è ancora di più: un universo sconfinato di tutto ciò che serve e soprattutto quel che può servire, con la straordinaria capacità di adattare il contenuto della borsa alle varie fasi della vita, trasformando la borsa in un mondo a sé: il riassunto di una personalità, il condensato di un carattere.
È alle borse delle donne, che il fotografo russo Sergei Stroitelev ha voluto dedicare un progetto a cui lavora da anni: “Bermuda Rectangle (Russian Women’s Bags from the Inside)”. In fondo, una nuova ricerca per un fotografo e artista freelance russo con sede in Germania che predilige concentrarsi principalmente sull'esplorazione delle diverse sfaccettature della società moderna: dai problemi di identità delle minoranze, ai pregiudizi di razza, religione, genere e orientamento sessuale, alle conseguenze dei conflitti e dei disastri naturali.
“Le borse da donna sono sempre state un mistero per me. Da bambino ero convinto che mia madre dovesse portarsi dietro ogni sorta di oggetto magico, oltre a un paio di mattoni nel caso in cui avesse dovuto salvare il mondo – spiega Sergei – e da adulto, non posso dire che le borse mi lascino meno perplesso. Così, spinto dalla pura curiosità, ho deciso di chiedere ad alcune donne che conosco, così come a sconosciute che ho incontrato per strada, il permesso di fotografare il contenuto delle loro borse”.
Non tutte le donne a cui il fotografo si è rivolto hanno accettato, anzi, molte hanno pensato al trucco ideato da un ladruncolo e altre ad un folle, ma c’è chi ha accettato. “Ho trascorso un paio di mesi in giro per la mia città natale, San Pietroburgo, chiedendo a ogni donna che incontravo di mostrarmi cosa c’era nella sua borsa. A quelle che non sono scappate ho chiesto di lasciarmi fotografare anche i loro documenti, perché credo che la combinazione di un volto e dei suoi oggetti personali dia una prima impressione di chi siano queste donne”.
Nella borsa di Liza, 21 anni, impiegata, numerose monete per mezzi pubblici e parcheggi, accendini, chiavi e trucchi, mentre in quella di Katya, una giornalista freelance di 37 anni, non possono mancare block notes, penne e una piccola macchina fotografica, insieme ad un pettine e un ombrellino. Nella borsa di Tatyana, 51 anni, direttore di un ufficio statale, denaro contante, una calcolatrice e dei collant di riserva, e in quella di Kristina, studentessa d’arte 19enne, un paio di guanti, qualche analgesico e un po’ di trucchi. Per finire la breve carrellata con la borsa di Lubov, 31 anni, direttrice di una galleria d’arte, che quel giorno aveva messo in borsa una sega da bricolage, elastici per capelli, penne, smartphone e un test di matematica.