Qualcuno starà pensando che nella foto d’apertura c’è di che rifarsi gli occhi: un uomo e una donna bellissimi, scolpiti, perfetti. Così tanto da portare in dono la verità: non esistono. Sono frutto della solita Intelligenza Artificiale, il tormentone dell’anno che ogni giorno di più viene messo in discussione ma intanto va avanti.
In questo caso, lo scopo delle immagini ha un risvolto sociale: qual è il corpo ideale secondo gli adolescenti che frequentano i social media? Se l’è chiesto un’organizzazione inglese che si occupa di disturbi alimentari, che dopo aver lanciato un questionario sui social più usati dalla Gen Z, Snapchat e TikTok in prima fila, ha inserito i risultati in un software di I.A. in grado di elaborare i parametri trasformandoli in immagini. Il risultato sono corpi femminili e maschili irrealistici, di persone che nella realtà non esistono o se lo sono, rappresentano una percentuale infinitesimale della popolazione, e per questo diventano un ideale per tutti gli altri.
“Considerando che i social media utilizzano algoritmi basati sui contenuti che ricevono il maggior numero di visualizzazioni, è facile intuire perché i rendering dell’IA risultino più sessualizzati. Ma possiamo solo supporre che il motivo per cui l’intelligenza artificiale ha prodotto così tante versioni strane dei fisici che ha trovato sui social media è che queste piattaforme promuovono tipi di corpo non realistici, tanto per cominciare”.
Si tratta di immagini, spiega il “Bulimia Project”, che mostrano “corpi statuari di persone con la carnagione olivastra o abbronzata, carichi di elementi attraenti sotto il profilo sessuale”.
La conclusione fa pensare, perché l’ideale fisico a cui puntano le giovani generazioni è irraggiungibile ai più. “Nell’era dei filtri che modificano qualsiasi immagine, nessuno può ragionevolmente raggiungere gli standard fisici fissati dai social media. Quindi, perché cercare di soddisfare ideali irrealistici? È sia mentalmente che fisicamente più sano mantenere le aspettative sull’immagine corporea il più reali possibili”.