Galleria fotografica

Il programma espositivo del 2025 di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino prosegue con una grande mostra inedita, dal 13 giugno al 21 settembre, che celebra in Italia il fotografo Alfred Eisenstaedt.

Autore della celebra immagine “V-J Day in Times Square”, in cui un marinaio bacia un'infermiera in mezzo a una folla festante al termine della Seconda Guerra Mondiale, Eisenstaedt è stato uno dei principali fotografi della rivista “Life”, per la quale ha raccontato il mondo e la sua contemporaneità attraverso uno sguardo divertito e indagatore.

A trent’anni dalla morte e a ottanta del celebre scatto, l'esposizione presenta una selezione di 150 immagini, molte delle quali mai esposte, a partire dai primi scatti nella Germania degli anni Trenta, dove realizzò le inquietanti fotografie ai gerarchi nazisti, tra cui quella celeberrima a Joseph Goebbels.

La mostra – la prima in Italia dal 1984 – ripercorre tutto l'arco della carriera del grande fotografo, passando dalla vita vertiginosa degli Stati Uniti del boom economico, al Giappone post-nucleare, fino alle ultime opere realizzate negli anni Ottanta.

Davanti al suo obiettivo finiscono anche celebrità come Sophia Loren, Marlene Dietrich, Marilyn Monroe, Albert Einstein e J. Robert Oppenheimer.

Due sezioni della mostra sono dedicate all'importante reportage che Eisenstaedt realizza in Europa prima della Seconda Guerra Mondiale, e a quello realizzato in Italia nel dopoguerra, dove i cartelloni stradali iniziano a cambiare le prospettive e i paesaggi, riflettendo le trasformazioni sociali ed economiche in corso.

Lo stile di Eisenstaedt si inserisce nella grande tradizione documentaria americana, ma si arricchisce talvolta di visioni poetiche, che richiamano la pittura dell'Ottocento – come negli scatti dedicati alle ballerine di danza classica dove risuona l'eco delle opere di Degas – oppure di arguta ironia, costruita tramite scenari stranianti che richiamano gli espedienti dell'arte surrealista europea.

“Quando scatto una fotografia – affermava Alfred Eisenstaedt – cerco di catturare non solo l'immagine di una persona o di un evento, ma anche l'essenza di quel momento”.

Nato nel 1898 a Dirschau, nella Prussia Occidentale (oggi Polonia), il primo approccio con la fotografia avviene durante l'adolescenza, quando uno zio gli regala una Eastman Kodak Nr. 3, che lo accompagna durante gli anni degli studi.

Alla fine degli anni Venti, inizia a lavorare per l’Associated Press, a cui segue nel 1929 la pubblicazione delle prime immagini sulla rivista tedesca “Berliner Illustrirte Zeitung”.

Nel 1935, per fuggire alle leggi razziali, emigra negli Stati Uniti dove l’anno seguente inizia a collaborare con la celebre rivista americana“Life”, con cui firmerà alcuni dei suoi servizi più conosciuti.

Eisenstaedt muore nel 1995, al 97 anni, nella casa di villeggiatura sull’amata isola di Martha’s Vineyard, sulle coste del Massachusetts.