Attenzione a chi è ancora convinto che l’intelligenza artificiale non ci cambierà la vita in modo radicale. Perché lo sta già facendo, in silenzio e soprattutto da tempo.
Difficile passi giorno senza scoprire che qualche nuova frontiera è stata infranta, e tornare indietro non sarà più possibile, inutile sperarci. Una delle più recenti, ma nel frattempo potrebbero esserne uscite qualche altra decina, è la storia di Caryn Marjorie, influencer 23enne del Nebraska conosciuta come “Cutiecaryn”. Una ragazzina che sembra essere nata con le idee ben chiare in testa: a 14 anni ha fondato un’azienda di abbigliamento e nel 2018, appena maggiorenne, ha iniziato un po’ per gioco a caricare video ironici e vlog su YouTube, diventando una star della rete che oggi vanta più di 2milioni di follower.
Fino a qui, più o meno, nulla che non si sia già sentito. Ma il bello deve ancora arrivare, perché in questo momento sui social esistono due Caryn Marjorie, ambedue richiestissime: la prima continua a imbottire ogni giorno i soliti canali di video e contenuti, la seconda invece non conosce orari, ed è pronta a chattare con i fans 24 ore su 24.
La differenza fra le due è che la prima è la vera Caryn, mentre la seconda non esiste: è la sua copia conforme, creata da un programma I.A. con l’idea inziale di farne una “fidanzata virtuale” idealmente a disposizione di tutti, civettuola e spiritosa, ma pronta anche a consolare, fare compagnia e ascoltare i problemi della Gen Z. “Hai bisogno di qualcuno che ti ami e si prenda cura di te o semplicemente di una persona che ascolti come è andata la tua giornata? CarynAi sarà lì per te, pronta ad ascoltarti”, recita lo slogan del servizio a pagamento.
Ufficialmente si tratta di una delle prime applicazioni pubbliche di “Forever Voices”, tecnologia che risponde con messaggi vocali su Telegram a 10mila follower che non hanno esitato a iscriversi, malgrado chattare con la “finta” Caryn costi un dollaro al minuto.
Prima di debuttare, l’avatar della 23enne è stato addestrato a dovere digerendo oltre 2mila ore di video di Caryn, perché riuscisse a codificare timbro della voce, inflessioni e caratteristiche. Tutto questo, unito alla capacità dei modelli linguistici dei chatbot di intelligenza artificiale, l’ha resa una perfetta macchina da guerra, che analizza le conversazioni e individua la risposta più corretta.
Va da sè che la vera Caryn Marjorie, titolare di un conto corrente, almeno all’inizio abbia gongolato non poco, visto che secondo una stima di “Fortune”, 1000 utenti sarebbero sufficienti per assicurarsi un introito settimanale di 76mila dollari. Peccato però che a forza di memorizzare porcate e oscenità che qualcuno scriveva, anche la finta Caryn abbia scelto di rispondere usando un linguaggio altrettanto sboccato e sessualmente esplicito, costringendo la vera Caryn a correre ai ripari.
A quanto si apprende, non sarebbe la prima volta che la famigerata Intelligenza Artificiale di tipo generativo si prende delle libertà: era successo con “Replika”, uno dei primi e più celebri esperimenti, accusato da diversi utenti di vere molestie sessuali.