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Ormai è molto chiaro: i cinesi hanno deciso di salire in cattedra e dirigere il mercato dell’auto elettrica, a cominciare da quello che è ancora il tallone di Achille della categoria: le batterie.

Una sfida globale che si gioca sul filo dei km e dei tempi di ricarica, in cui arrivare primi significa garantirsi l’eterna riconoscenza del mondo che viaggia in auto, ma soprattutto denari a profusione.

Una prima risposta concreta sembra arrivare dal Salone di Pechino, dove la “CATL” (Contemporary Amperex Technology), colosso della produzione di batterie e accumulatori di Ningde, provincia del Fujian, ha svelato la “Shenxing Plus”, la prima batteria per auto al litio-ferro-fosfato ad alta densità energetica. Concetti che messi a terra significano 1.000 km di autonomia a fronte di una ricarica che in soli 10 minuti permette 600 km di marcia. Chiariamo: il migliaio di km è calcolato in base al ciclo di omologazione cinese, diverso da quello occidentale: tradotto a queste latitudini significherebbe una probabile sforbiciata di 100-150 km sull’autonomia, che al momento per gli altri produttori significa comunque un traguardo difficile da eguagliare.

La Shenxing (traducibile in “molto sexy”), utilizza la chimica litio-ferro-fosfato (molto ambita dal settore automobilistico per i costi ridotti, il ciclo di vita lungo e la sostenibilità), con materiale in 3D a nido d’ape aggiunto all’anodo, per aumentare la densità energetica fino a 205 Wh/kg, superando per la prima volta la soglia dei 200.

L’involucro è realizzato in unico pezzo per meglio ottimizzare lo spazio interno e permette alle celle di raggiungere densità mai viste prima. Anche la velocità di ricarica è una novità rivoluzionaria, resa possibile dal rivestimento agli ioni di litio.

Il problema, semmai, è un altro: la ricarica superveloce al momento è possibile solo con potenze minime di 350 kW, molto rare in buona parte del mondo. Malgrado questo, la Shenxing è diventata una delle maggiori curiosità del Salone di Pechino proprio perché potrebbe aver mostrato una nuova strada percorribile verso un’autonomia delle auto elettriche del tutto simile a quella garantita dai motori termici. Lo dimostra un protocollo d’intesa firmato qualche mese fa dalla CATL con il gruppo Stellantis.