Il tempo, per Michael Schumacher, si è fermato al 29 dicembre 2013, quando un incidente sulle nevi di Méribel, in Francia, cambia per sempre la vita del 7 volte campione del mondo di F1. Da allora, protetto da una cortina di silenzio impenetrabile voluta dalla sua famiglia, su Michael si sono spenti i riflettori.
Per questo, colpisce ancora di più scoprire che la famiglia Schumacher abbia deciso di mettere all’asta 8 pezzi rarissimi e preziosi della collezione di orologi appartenuta a Michael, che proprio in queste ore stanno andando all’incanto insieme ad altri 164 lotti al “Four Seasons Hotel Des Bergues” di Ginevra. Ad occuparsene sarà “Christie’s”, che ha voluto ringraziare pubblicamente la famiglia per la fiducia accordata “e il desiderio di condividere questi capolavori di alta orologeria con altri appassionati collezionisti in tutto il mondo”.
Pezzi unici, ognuno legato ad una storia, che in fondo celebrano anche i passaggi più importanti di una carriera leggendaria. Michael Schumacher, racconta il catalogo, è diventato ambasciatore “Omega” quasi agli inizi della carriera, collaborando con il marchio per diverse versioni ispirate alle corse del suo cronografo più famoso, lo “Speedmaster”, di cui il pilota è stato volto pubblicitario in occasione della conquista del terzo titolo, nel 2000, il primo con la Ferrari. Per celebrare il successo, Lo “Speedmaster Racing” è stato presentato in una “Schumacher Limited Edition” con la sua firma sul fondello, seguito nel corso degli anni da altre edizioni limitate come quella del 2005, la “Speedmaster Legend”, caratterizzata da un quadrante in fibra di carbonio e dall’elenco dei suoi successi nelle corse.
Dopo un breve ritiro, Michael Schumacher è tornato in F1 nel 2010, questa volta come ambasciatore di “Audemars Piguet”, con cui ha collaborato alla creazione del “Royal Oak Concept Laptimer”, uno straordinario cronografo in carbonio e titanio. Prima ancora, si era dedicato al “Royal Oak Offshore Chronograph Michael Schumacher”, realizzato in 3 versioni: 1000 pezzi in titanio, 500 in oro rosa 18 carati e 100 in titanio 950.
Fra i pezzi più preziosi dell’asta il “Vagabondage1” di F.P. Journe, valutato da 1,1 e 2,1 milioni di euro, con movimento manuale in oro 18 carati e una dedica inconfondibile: “Jean Todt for my dear friend Michael Schumacher”. Il numero 7 e le sette V rappresentano le vittorie di Schumacher nel mondiale F1, con l’aggiunta del casco da pilota e dello stemma Ferrari. Altrettanto iconico lo speciale cronografo automatico “Audemars Piguet Royal Oak”, in oro bianco 18 carati, ancora una volta commissionato nel 2003 da Jean Todt per donarlo all’amico fraterno. Un pezzo unico che sul retro riporta incise le date, dal 1994 al 2003, che commemoravano le allora sei vittorie mondiali. A renderlo ancora più unico la dedica: “J. Todt pour M. Schumacher”: valore stimato tra i 160 e 260mila euro.
Per finire la breve carrellata con un Rolex “Cosmograph Daytona Paul Newman”, cronografo pensato per i celebrare piloti e reso celebre dal grande attore americano. Prodotto all’inizio degli anni Settanta è in acciaio inossidabile con movimento manuale, e valutato tra i 210 e 410mila euro.