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Questa è una storia che trasuda, anzi, “puzza” maledettamente di anni Ottanta. Una storia vera, realmente accaduta in una città come Napoli, che in quel decennio aveva Maradona come sovrano, la disoccupazione come vicina di casa e la Camorra a decidere i destini. Ma era anche l’ombelico del mondo, il posto dove l’arte di arrangiarsi tipica dei napoletani avrebbe vissuto la consacrazione definitiva, elevata ad arte allo stato puro.

La racconta “Mixed by Erry”, film in uscita nelle sale, è un vero spaccato di ciò che gli stranieri riconoscono agli italiani: la straordinaria capacità di tirare fuori giochi di prestigio anche dal vuoto pneumatico. Erry è, o meglio era, il soprannome di Enrico Frattasio, terzo figlio di una famiglia di Forcella in cui vigeva una regola aurea: non importa se in casa manca qualcosa, basta prenderla da chi ce l’ha. Erry ad esempio, insieme al padre e ai suoi fratelli vende ai turisti bottiglie di whisky piene di tè, ma non gli piace, sogna di diventare un DJ, un lavoro senza mestiere che fa storcere il naso ai genitori, ma che in quegli anni si affaccia sulla cima dei desideri dei giovanissimi.

Per lui, trovare lavoro in un negozio di elettrodomestici è comunque un passo avanti, soprattutto quando nel retro scopre impianti stereo che permettono di creare mix casalinghi per DJ in erba e perfino di “sdoppiare” le musicassette. Inizia per scherzo a mixare, regalando qualche cassetta agli amici, ma la notizia fa in fretta il giro dei vicoli di Napoli, e da passatempo della pausa pranzo l’idea diventa un’impresa, per quanto illegale sia. Le musicassette “Mixed by Erry” coprono l’intero panorama musicale, italiano e straniero: per 5000 lire, l’equivalente mal contato di 2,50 euro attuali, chiunque può assicurarsi il doppio album del Festival di Sanremo, o l’ultima fatica delle band più celebri e osannate dal pianeta. Le vendevano sulle bancarelle, alla luce del sole, e andavano come il vento malgrado la qualità non fosse delle migliori e perfino la copertina era un po’ improvvisata. Il colpo di genio di Erry era aggiungere qualche canzone in più, un “extended play” che erano consigli per gli acquisti: chi comprava l’audiocassetta degli U2, trovava un paio di brani in omaggio dei Red Hot Chilly Pepper, ad esempio. O ancora un accenno di Spandau Ballett al fondo dell’ultimo album dei Duran Duran.

Erry, nome d’arte di Enrico Frattasio, nel mondo della musica ci era entrato davvero scovando l’unica porta che non esisteva, fino a trasformarsi nella palestra dell’ardimento dei “neomelodici” che non trovando case discografiche disposte a pubblicare le loro canzoni, finivano per rivolgersi ad Erry sapendo di poter contare su una distribuzione massiccia. Così, da venditore di nastri pirata, Erry finisce per essere assurto al ruolo di produttore, talent scout, una sorta di mago dell’industria discografica che arriva a sfornare 60mila pezzi al giorno e può contare addirittura su un punto vendita tutto proprio, affollato di giovani a qualsiasi ora.

Ma perfino lui, che viaggia nel sottotraccia dell’illegalità, finisce per misurare il successo della sua idea assaporando il gusto amaro della concorrenza: in giro i nastri pirata siglati “Mixed by Erry” sono un’epidemia incontrollabile. Copie della copia, vendute per 3000 lire, ancora meno della “copia originale”.

Quando il fenomeno, che ormai ha valicato i confini della Campania per arrivare ovunque in Italia, diventa troppo vasto per sfuggire ai radar della legge, in questa storia entrano in scena un paio di manette della Finanza, una denuncia per reati vari e assortiti che orbitano intorno alla pirateria e 4 anni e mezzo di galera. Quando Enrico esce, il mondo è cambiato: le musicassette hanno lasciato il posto ai CD, Maradona ha lasciato Napoli e i neomelodici stanno diventando un fenomeno a cui l’industria discografica, quella vera, guarda fregandosi le mani. Erry, il primo “pirata” e il più grande falsario della storia italiana, oggi ha messo la testa a posto. Ma dentro di sé, gli anni epici dei 180 milioni di cassette vendute non li dimenticherà mai.

Il film, diretto da Sydney Sibilia e prodotto da “Groenlandia” con “Rai Cinema” e la collaborazione di “Netflix”, è interpretato dall’esordiente Luigi D’Oriano, affiancato da Giuseppe Arena ed Emanuele Palumbo, e impreziosito dalla presenza breve ma significativa di Fabrizio Gifuni.

LA TRAMA

Nella Napoli magica degli anni ’80, Enrico sogna di fare il deejay. I mixtape amatoriali che realizza per i suoi amici sono richiestissimi, ma non è facile per un ragazzo che viene dai bassi far conoscere le proprie capacità. Con l’aiuto dei fratelli, Peppe e Angelo, riesce a mettere in piedi un piccolo negozio di musica pirata in cui vendere le sue compilation col marchio “Mixed by Erry”. Quello che parte come un gioco dai vicoli di Forcella si tramuta presto, e inaspettatamente, in un’avventura leggendaria e travolgente. “Mixed by Erry”, benché emblema del falso, diventa la prima “etichetta” in Italia, con una produzione che travalica i confini nazionali e trasforma una piccola impresa locale in un impero. Ma il loro successo non passa inosservato… “Mixed By Erry” racconta l’ascesa e la caduta di Erry, primo “pirata” nella discografia italiana, e dei suoi fratelli. Una storia di passione e sogni, una vicenda clamorosa che ha rivoluzionato il concetto di pirateria e portato la musica nelle vite di tutti.

IL CAST TECNICO

Regia – Sydney Sibilia

Soggetto – Armando Festa, Simona Frasca, Sydney Sibilia

Sceneggiatura - Armando Festa, Sydney Sibilia

Fotografia – Valerio Azzali

Montaggio – Gianni vezzosi

Suono in presa diretta – Claudio Bagni

Musiche originali – Michele Braga

Main title & title track – Liberato

Aiuto regia – Giulio Cupperi

Scenografia – Tonino Zera

Costumi – Valentina Taviani

Direttore di produzione – Maurizio Gallozzi

Organizzazione generale – Giulio gallozzi

Produttore esecutivo – Paolo Lucarini

Prodotto da – Groenlandia, Rai Cinema, con la collaborazione di Netflix

Prodotto da – Sydney Sibilia, Matteo Rovere

Distribuzione – 01 Distribution

Durata – 110’

CAST ARTISTICO

Enrico Frattasio – Luigi D’Oriano

Peppe Frattasio – Giuseppe Arena

Angelo Frattasio – Emanuele Palumbo

Fortunato Ricciardi – Francesco Di Leva

Maria Frattasio – Cristiana Dell’Anna

Pasquale Frattasio – Adriano Pantaleo

Francesca – Chiara Celotto

Teresa – Greta Esposito

Auturo Maria Bramabi – Fabrizio Gifuni