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Finalmente, dopo più di 10 anni di perplessità e rinvii, il Parlamento UE è tornato ad occuparsi dei diritti dei passeggeri, e per di più cambiando registro, perché se prima l’ago della tutela pendeva spesso verso le compagnie, ora il baricentro sembra essersi spostato sui viaggiatori. Ovvero quel popolo colpevole solo di aver pagato un biglietto, che spesso si ritrova in un girone infernale di norme e regolamenti che lo rendono ostaggio di ritardi, cancellazioni, overbooking e altre delizie simili. Ma spesso senza poter accampare diritti, perché questo dicono le norme, e questo si applica.

La prima proposta è quella di introdurre un modulo unificato per le richieste di risarcimento e di rimborso, con invio automatico all’indirizzo email dei passeggeri entro le 48 successive all’interruzione. Ma c’è di più, perché le compagnie aeree possono negare il risarcimento solo in alcuni casi, molto precisi: disastri naturali, guerre, condizioni meteorologiche avverse o controversie di lavoro, ma con esclusione degli scioperi del personale.

Dello stesso tenore la proposta di modificare le regole sui bagagli a mano, con obbligo per le compagnie di permettere l’accesso a bordo gratuitamente piccole valigie, zaini e trolley da riporre sotto il sedile e trolley, il tutto entro i 100 cm di dimensione e per un massimo di 7 kg. Per finire con l’eliminazione dei costi verso i più piccoli, che fino a 12 anni hanno diritto a viaggiare gratuitamente, e per finire stop alle furberie come i supplementi improvvisi che spuntano alla fine, e i prezzi creati per ingannare, ma corredati di tariffe extra per qualsiasi minimo servizio.

Inutile aggiungere che le proposte hanno immediatamente sollevato critiche e proteste delle compagnie, secondo cui includere zaini e trolley toglierebbe la possibilità ai passeggeri di scegliere se volare con bagagli ridotti per spendere meno. Allo stesso tempo, si è levato forte l’applauso a scena aperta delle associazioni dei consumatori, che hanno addirittura chiesto di estendere il peso del bagaglio gratuito da 7 a 10 kg.

Per sapere cosa di tutto questo diventerà una norma, da applicare entro il 2026, bisogna attendere fra il 7 ed il 10 luglio, quando l’Aula voterà in modo definitivo.