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Nella sua lunga corsa, iniziata nel 1955 in California, il colosso “McDonald’s” ha fatto spesso ricorso a mascotte, personaggi dall’aria simpatica creati per lanciare nuovi prodotti e attirare i target più giovani della popolazione grazie a fiumi di gadget e oggettistica. Alla metà degli anni Ottanta, in particolare, viene lanciato “CosMc”, un immaginario alieno affamato che dopo essere piombato per caso sul pianeta Terra trovava nei fast food McDonald’s il necessario sfamarsi e togliersi sfizi di gola che sul suo pianeta erano del tutto inesistenti.

A quasi 40 anni di distanza, il buffo e sgraziato alieno è uscito dagli archivi del colosso con sede a Chicago per trasformarsi in una nuova idea di ristorazione che strizza l’occhio alla generazione Z: il “CosMc’s”.

Considerati una sorta di “spin-off” ai fast food ormai diffusi in tutto il mondo, e inclusi nel processo di diversificazione che ha già portato alla nascita dei “McCafé”, “McDonald’s Express” e “McDonald’s Go”, i CosMc’s avranno un format personalizzato ispirato allo spazio e il futuro, con colori accesi e forme geometriche, completati da un menù – si legge - liberamente ispirati alla “cultura aliena”, malgrado a tutti gli effetti non esista.

In realtà non mancheranno i grandi classici McDonald’s come hamburger, patatine fritte e gelato, ma con l’aggiunta di bubble tea, frappè, granite, shake, shot di vitamine, tutti coloratissimi e dai nomi esotici: “Sour Cherry Energy Burst”, “Berry Hibiscus Sour-ade” e “Chai frappè burst”, solo per citarne alcuni. Presente anche il caffè, ma declinato sullo stile informale di un altro grande colosso come Starbucks: “Turmeric Spice Latte”, “Iced turmeric spiced latte”, “Iced mocha”.

Altrettanto curata la parte snack, che oltre ai classici McMuffins e McFlurry da guarnire con Oreo o M&M’s, presentano proposte inedite come lo “Spicy Queso Sandwich”, panozzo con omelette, salsiccia, cheddar piccante, salsa queso e chips di peperoncino jalapeño.

Il primo CosMc’s ha aperto pochi giorni fa a Bolingbrook, in Illinois, dove le code si sono fatte chilometriche pur di essere fra i primi a provare il nuovo format. E da quanto si sa, la campagna di diffusione del format non sarà affatto veloce come per i normali fast-food del marchio, anzi, molto cauta: nel 2024 le aperture saranno soltanto una decina, concentrate soprattutto in Texas, e al momento non c’è nessuna certezza che l’idea arrivi anche nella Vecchia Europa.