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Fra i pranzi con i parenti, le cene con i colleghi e gli aperitivi con gli amici, le feste di fine anno si traducono in una lunghissima sequela di grandi abbuffate. Piaceri e capricci che si pagano sulla bilancia, e in genere sfociano proprio nei primi giorni dell’anno nuovo con i buoni propositi: mettersi a stecchetto per un po’, per compensare l’eccesso di cibo e alcolici.

Nei paesi anglosassoni e negli Stati Uniti, la pratica esiste già, si chiama “Dry January”, letteralmente “gennaio a secco”, perché significa un mese di penitenza, facendo a meno di vini, birre e cocktail. Una punizione autoinflitta piuttosto recente, si dice nata nel 2013 su idea di Emily Robinson, impiegata di un’associazione no-profit britannica dedicata alla lotta all’alcolismo, che fra i buoni propositi di quell’anno aveva mettersi in forma per correre una maratona, e nella tabella di allenamento aveva incluso anche la totale rinuncia all’alcol per un mese intero. Un’idea che era piaciuta all’associazione, diventa protagonista di una campagna di sensibilizzazione diretta ai tanti inglesi che spesso e volentieri alzano il gomito. Da allora, l’iniziativa si è ripetuta ogni anno, e secondo i dati raccolti, in dieci anni esatti il gennaio alcol-detox sfiora ormai 200mila partecipanti a edizione. E meglio ancora fa negli Stati Uniti, dove il Dry January è ormai consuetudine per un quarto degli americani, in particolare fra i giovani compresi nella fascia di età 21-24 anni.

Secondo Ashley Jones, un’infermiera specializzata in pianificazione alimentare del “Wexner Medical Center” della Ohio State University, la popolarità del Dry January è rappresentata da un’apparente minore difficoltà a perdere l’abitudine della bottiglia – ovviamente per casi che non siano ancora sfociati nell’alcolismo conclamato – piuttosto di accettare qualcosa di nuovo e più complicato, come ad esempio l’iscrizione ad una palestra.

Diverse anche le star che hanno ammesso pubblicamente di far parte della community del Dry January, come Tom Holland, lo “Spider-Man” del cinema, che nel 2022 ha deciso di concedere al proprio fisico un mese di gennaio di totale astinenza dagli alcolici, finendo per uscire definitivamente dal tunnel.

Non è raro, spiegano gli esperti, che alla fine del mese alcol-free tanti assaporino la piacevole sensazione della sobrietà, dando l’addio per sempre alla bottiglia.

È provato che l’eccesso di alcolici può avere conseguenze a lungo termine sulla salute, tra cui l’aumento del rischio di sviluppare dipendenza, ma anche problemi cardiaci, tumori, perdita di memoria, depressione, ansia e problemi sociali.