Il signore nella foto in apertura per fortuna sua sorride, anche se avrebbe tutte le ragioni per aver perso il buon umore per strada – anzi – sulla strada.
Si chiama Anders Wiklöf, ha 76 anni e poche ore fa è stato multato per eccesso di velocità, beccato in flagrante mentre percorreva una strada a due corsie nei dintorni di Mariehamn, capoluogo delle isole Åland, in Svezia.
Wiklöf, colpevole di aver superato di 32 km/h il limite dei 50, si è visto appioppare dalla stradale un verbale che si concludeva con una pari a 121mila euro. Non perché ci fossero in aggiunta aggravanti o altre penalità, ma semplicemente perché così funzionano le sanzioni nel Paese considerato il più felice al mondo.
In pratica, le sanzioni sono comminate in base al reddito dichiarato, e visto che Anders Wiklöf è un industriale ben noto in zona, gli zeri sul verbale sono saliti di pari passo con il 730 precompilato, o come si chiama da quelle parti.
Conosciuto come il “Re di Åland”, Wiklöf è un uomo che si è fatto da solo: figlio di un muratore e una massaggiatrice cieca, inizia ben presto a lavorare come cuoco nei ristoranti, passando poi alla vendita di ricambi per auto. Ma invece di sperperare i guadagni in donne e alcol, investe i suoi primi guadagni in borsa fin quando fortuna si accorhe di lui, che nel giro di pochi anni riesce a fondare una compagnia di navigazione per poi specializzarsi nella costruzione di hangar aeronautici e nella costruzione di elicotteri di salvataggio.
L’ultimo passaggio della scalata irresistibile di Anders risale al 2010, quando rileva la catena di grandi magazzini svedesi “Erik Mattsson” diventando uno degli uomini più ricchi di Svezia e dintorni. Grande appassionato d’arte e di auto potenti (non a caso), il buon Anders è conosciuto anche per essere un mecenate e filantropo, un uomo che non ha mai dimenticato le proprie origini umili donando alla comunità un anfiteatro da 2000 posti sull’isola di Järsö, dove ha la sua residenza estiva, insieme ad un club di tennis aperto a tutti e a sovvenzionare di tasca propria i lavori di ristrutturazione dello stadio di Mariehamn, da allora ribattezzato “Wiklöf Holding Arena”.
Ecco il motivo per cui Anders Wiklöf sorride. E a dirla tutta, aveva già “sorriso” altre volte: nel 2015, quando fermato dalla paletta della stradale aveva sborsato 95mila euro per eccesso di velocità, bravata ripetuta nel 2018, quando invece se l’era “cavata” spendendo 63.880 euro. Ma Anders Wiklöf è così, esattamente come raccontava Oscar Wilde: “Posso resistere a tutto, tranne che alle tentazioni”.