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Sulla passione degli italiani al volante sono stati scritti migliaia di libri, articoli e inchieste che analizzavano i motivi per cui in un piccolo Paese a forma di Stivale, vuoi per la presenza di marchi da sogno, i suoi abitanti sono tutti convinti di essere emuli di Ascari.

Ma a questa quasi certezza consacrata dalla letteratura, va aggiunto forse un nuovo capitolo, decisamente meno edificante. Secondo un freschissimo studio dell’Asap (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), a fronte di 2,2 milioni di candidati all’esame della patente registrati nel 2023, emerge che solo uno su quattro riesce a passare l’esame al primo colpo.

Per cominciare, nella parte scritta e orale è giusto ammettere che le donne emergono in quanto a preparazione: 315.429 idonee e 1.637 bocciate significano una percentuale di successo altissima, pari al 99,48%. In compenso ci pensano i maschietti a tenere bassa la media, con 372mila promossi a fronte di 242mila bocciati: cifre implacabili che portano la percentuale al 60,59%. E non è affatto un caso, se a crescere è anche il numero di quelli che vengono “beccati” mentre tentano di superare l’esame usando lo smartphone o collegati con l’esterno per l’italianissimo “aiutino da casa”.

Ma la situazione si ribalta, anche se in modo meno vistoso, con l’esame pratico: sempre considerando il 2023, a superare la priva di guida sono stati 544mila maschietti, con 71mila bocciati, per un totale di successo pari all’88,34%, mentre fra le donne risultano 334.602 promosse e 67.934 bocciate, con l’83,12% totale.

Ma vista nel complesso, senza distinzioni di genere, la situazione è tutt’altro che rosea. A fronte di 1,6 milioni di nuovi patentati, la percentuale di chi supera gli esami cala al 73,59%, con 587mila bocciati, pari al 26,41%. Detto come piacerebbe a Morandi: uno su quattro ce la fa.

Eppure, ancora una volta, la visione complessiva mostra forti differenze, e questa volta regionali. Al primo posto per bocciati agli esami di guida svetta la Sardegna (33,98%), seguita dal Trentino Alto Adige (33,75%), mentre conquistano la vetta dei migliori la Sicilia, con un misero 19,44% dei bocciati, seguita dalla Puglia (20,89%), la Campania (20,91%) e la Calabria (22,68%). Scendendo nel dettaglio delle province, nessuno per numero di bocciati batte Savona, (36,56%), tallonata a stretta misura da Cagliari (36,03%) e con il terzo posto conquistato da Ravenna (34,99%).

Quelli che hanno meno voglia di studiare la parte teorica si concentrano nel Lazio, dove il 42,60% dei candidati non riesce a superare l’esame di teoria, mentre i più preparati sono i siciliani (32,81% di bocciati), i veneti (35,84%) e i pugliesi (36,44%). Per contro, la percentuale di chi supera l’esame pratico di guida si alza in Campania, con solo il 2,56% di bocciati, il Molise (4,31%) e la Puglia (4,33%). I peggiori d’Italia si annidano in Sardegna (29,75% di bocciati) e in Trentino Alto Adige (25,33%). A Cagliari, per concludere, spetta il titolo di provincia con gli esaminatori più rigidi d’Italia: quasi il 35% di candidati è stato costretto a ridare l’esame di guida una seconda volta.