Galleria fotografica

Si prospettano tempi duri – speriamo durissimi – per quanti si ostinano a mettersi alla guida anche se hanno bevuto o sono sotto l’effetto di droghe. Ma visto che le campagne di sensibilizzazione servono come le cannucce in caso di naufragio, c’è finalmente chi inizia a fare sul serio per mettere la parola fine ad un fenomeno di inciviltà e incoscienza che è già costato fin troppe vite. Lo confermano i più recenti dati della polizia stradale, che negli ultimi mesi dello scorso anno attraverso i controlli hanno accertato e fermato ben 1.461 automobilisti in stato di alterazione psicofisica su 24.350 verifiche.

La “Magna International”, ad esempio, un colosso canadese di parti per automobili, ha appena presentato un etilometro a cui non serve neanche soffiare più dentro ad un beccuccio: è sufficiente essere inquadrati per un istante dalla fotocamera di bordo perché il sistema distingua chi ha bevuto o drogato da chi invece è sobrio. La novità, presentata in anteprima al recentissimo CES di Las Vegas ma finita in secondo piano per via della slavina di gadget e curiosità, si basa su un blocco dotato di sensori da aggiungere all’avviamento e una piccola fotocamera che sa leggere lo stato di salute del guidatore seguendo i movimenti delle pupille. I sensori, nello stesso istante, misurano e calcolano attraverso il respiro la quantità di alcol o droghe in corpo, bloccando nel caso il veicolo senza possibilità di bypassare il sistema. Un metodo, per di più, che evita lo stratagemma ideato da tanti, che facevano soffiare nel beccuccio un amico sobrio per poi rimettersi alla guida allegramente.

Bill Snider, Presidente del settore elettronico di Magna. “Stiamo collaborando attivamente con l’industria automobilistica per rendere le strade più sicure”, ha dichiarato Bill Snider, presidente della divisione elettronica di Magna International.