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Oggi come ieri, nelle società democratiche non c’è parola più usata, evocata e abusata di libertà. Da mercoledì 22 a domenica 26 marzo torna a Torino Biennale Democrazia, manifestazione culturale promossa dalla Città di Torino, ideata e presieduta da Gustavo Zagrebelsky, che dal 2009 si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Giunta all'ottava edizione vuole portare gli spettatori Ai confini della libertà, con l'obiettivo di tornare a riflettere sul complesso rapporto fra libertà e democrazia, dentro e fuori le frontiere della nostra società. La manifestazione accoglie oltre 100 incontri, più di 220 ospiti italiani e internazionali, 5 mostre e il contributo di circa 150 volontari. Gli eventi saranno registrati e disponibili sul sito della manifestazione.

In cinque giorni, una riflessione a partire da quattro itinerari tematici, prospettive diverse per discutere e ragionare assieme attorno ai grandi temi che riguardano la libertà, a cui quest’anno si andranno ad aggiungere le sezioni Democrazia Futura, dedicata ai giovani e alle scuole di ogni ordine e grado, e Democrazia Diffusa, realizzata in sinergia con le realtà culturali del territorio.

Ai confini della libertà è il tema di Biennale Democrazia 2023, per tornare a discutere della libertà come il valore fondamentale – assieme all’eguaglianza – delle nostre società democratiche. Dalla guerra alla pandemia fino alla crisi ambientale, mai come oggi è urgente tornare a discutere di nuove rivendicazioni di libertà, e dei limiti che queste incontrano nel vivere collettivo. Tutto ciò non è però possibile senza aprirsi alla dimensione internazionale, uscendo dai nostri confini, e spostando lo sguardo verso quei Paesi dove sono in corso conflitti e dove le libertà sono spesso negate.

Per rappresentare la libertà e i suoi confini, è stata scelta un’opera dell’artista Federica Landi, grazie alla collaborazione con CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia di Torino. Si tratta di Red Square, parte del progetto Spectrum, elaborato nel 2015 con l’intento di riflettere sull’atto del guardare, strumento di interpretazione e ridefinizione della realtà, e sul rapporto fra essere umano, paesaggio e tecnologia. Il quadrato rosso sulla riva della costa non è altro che il tetto di una torretta di salvataggio scagliata via da una bufera: è il nostro sguardo a trasformarla in un portale di senso e significato, evidenziando il nesso profondo fra le molteplici soggettività che interpretano il reale. Biennale Democrazia intende così mettere in dialogo differenti punti di vista, per pensare insieme il futuro del binomio inscindibile fra democrazia e libertà.

Mercoledì 22 marzo alle ore 17.30 al Teatro Carignano, l’edizione Ai confini della libertà si apre con un dialogo dal titolo Come nasce una dittatura fra la giornalista e attivista turca Ece Temelkuran e la reporter e scrittrice Francesca Mannocchi. Nella stessa giornata, Mannocchi sarà ospite presso la Casa Circondariale Lorusso e Cotugno per condividere con i detenuti la sua esperienza a Kiev e riflettere sulla privazione di libertà imposta dalla guerra. 

Sempre il 22 marzo, alle ore 10.00 presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, prende il via Il gioco dei destini scambiati di Francesco Niccolini con la regia di Emiliano Bronzino. Lo spettacolo affronta il tema della giustizia e della tirannia, della responsabilità e della resistenza alla violenza. 

Nel pomeriggio, passeggiando fra le piazze che fanno da cornice ai luoghi storici che ospitano Biennale Democrazia, sarà possibile imbattersi in un’azione urbana collettiva: un gruppo di oltre 200 giovani di Torino e provincia metteranno in scena un processo creativo che esplora i confini tra corpo, identità e libertà. Un progetto formativo realizzato con Torinodanza festival - Teatro Stabile Torino - Teatro Nazionale.

La giornata inaugurale si chiude alle OGR Torino con Il giorno del giudizio, spettacolo di e con Giancarlo De Cataldo, che indaga la figura del giudice, ruolo che da sempre incarna drammaticamente il conflitto tra la sensibilità personale e la legge. Lo spettacolo, con la regia di Nicola Calogero Giannoni e le scene di Manuelle Mureddu, è un viaggio multimediale, accompagnato al pianoforte da Lucio Perotti, attraverso le più nobili declinazioni che la figura del giudice ha assunto nella storia della letteratura e della musica.

L’ottava edizione si conclude domenica 26 marzo alle ore 21.00 alle OGR Torino con lo spettacolo Mosca 1966. Processo alla letteratura, di e con Ezio Mauro, che racconta l’incredibile storia di Andrej Sinjavskij e Julij Daniėl’, due scrittori russi che sfidarono il regime sovietico usando la più sottile delle armi: la parola.

L’ottava edizione di Biennale Democrazia prevede  oltre 100 appuntamenti, con più di 220 relatori e moderatori giunti a Torino da tutto il mondo per guidare il pubblico  Ai confini della libertà lungo le direttrici dei quattro percorsi tematici: Liberi tutti! per riflettere su come le società democratiche facciano fronte alle tensioni e alle richieste di nuove libertà civili, sociali, politiche ed economiche; Conflitti di libertà, per indagare le questioni geopolitiche di pressante attualità, dentro e fuori l’Europa, anche a fronte di nuove torsioni in senso illiberale; La libertà come format, il lento deterioramento del dibattito pubblico spesso ridotto a talk-show; Immaginare la libertà, per ripartire dall’arte, dalla letteratura, dal gioco per ripensare il futuro.

Tra gli ospiti internazionali, l’esperto di politica e cyberspazio Stéphane Grumbach ragionerà sull’impatto delle tecnologie digitali sulla democrazia e le relazioni fra gli Stati; Rahel Jaeggi, filosofa della scuola di Francoforte, analizzerà, da una prospettiva originale, la crisi del liberalismo; Xavier Tabet, italianista da Parigi, parlerà dei dilemmi che le democrazie si sono trovate ad affrontare a causa della pandemia; Isabelle Ferreras, autrice del Manifesto del lavoro, parlerà nel suo intervento del nesso tra libertà e lavoro. E ancora: l’economista dell’ILO Uma Rani, per raccontare come le trasformazioni digitali del lavoro e della politica possano aiutare a ridurre le disuguaglianze; lo studioso Jean-François Bayart, la cui lectio è una tappa della Carovana delle libertà scientifiche per Fariba Adelkhah, approfondirà la situazione attuale dell’Iran, in una prospettiva storica e comparata; il filosofo e storico Mikhail Minakov rifletterà sull’evoluzione del concetto di libertà dopo la fine della Guerra Fredda e sul ruolo delle democrazie dell’Est nel destino dell’Europa; lo storico Bohdan Shumylovych, condividerà con il pubblico l’esperienza di insegnante attraverso i diari dei suoi studenti, raccolti fin dallo scoppio della guerra in Ucraina; e per finire l’archeologo di fama internazionale David Wengrow proporrà un percorso tra antropologia e archeologia per mettere in questione alcune delle credenze più diffuse sul genere umano. Tra i tanti ospiti: Alessandro Barbero, Alice Borgna, Luca Bottura, Gherardo Colombo, Concita De Gregorio, Paolo Flores d’Arcais, Massimo Giannini, Paolo Giordano, Davide Livermore, Carlo Pietrini, Antonio Scurati, Luca Sofri, Valdo Spini.

Oltre gli spettacoli di apertura e chiusura, sono attesi a Torino sabato 25 marzo anche Fedez e Luis Sal, con il loro famosissimo podcast Muschio Selvaggio, che avrà come ospite speciale Gustavo Zagrebelsky. Ma gli spettacoli non finiscono qui: Kento, Lucariello, Oyoshe e Oltre le barre Crew si esibiranno all’Hiroshima Mon Amour in un concerto e dj set dal titolo Portami là fuori – Rap fuori le s{barre} per esprimere – attraverso la musica – l’anima, i sogni e le speranze dei ragazzi in regime di detenzione; al teatro Gobetti invece va in scena Songs of Freedom dell’Accademia dei Folli, uno spettacolo sulla connessione tra musica e libertà, dagli spiritual ai canti della resistenza fino alle canzoni dei cantautori.  Arriva a Torino anche il podcast originale RaiPlay Sound di Mauro PescioIo ero il milanese, live a Off Topic nella serata del 23 marzo: un’occasione per continuare a riflettere sullo stato delle carceri nel nostro Paese, e per ribadire l’importanza di dare a tutti una seconda possibilità. Sabato 25 marzo, infine, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano ospita un progetto speciale: una sonorizzazione dal vivo di Andrea Costa del film muto del 1912 I Mille di Alberto Degli Abbati, nell’ambito della mostra Hero.

Anche nel 2023, l’Università di Torino, oltre ad ospitare alcuni fra i relatori più prestigiosi presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale, partecipa al programma con un palinsesto di appuntamenti integrati nel cartellone di UniVerso, che vede protagonisti personalità del mondo della cultura, tra i quali Davide Livermore, Annalisa Camilli, Jean-François Bayart, Chiara Volpato e Francesco Costa. Contestualmente, il Politecnico di Torino propone contenuti a partire dall’esperienza di Biennale Tecnologia, all’insegna del dialogo fondamentale fra tecnologia e società, con ospiti di rilevanza internazionale quali Uma Rani, Stéphane Grumbach e Carlo Petrini.

Biennale Democrazia è la prima delle grandi manifestazioni torinesi a raccogliere la sfida di Torino Futura, progetto culturale coordinato dagli Assessorati alle Politiche culturali e alle Politiche educative e giovanili della Città di Torino per i giovani e le scuole, che moltiplica le occasioni di dialogo e di protagonismo civico dei futuri cittadini lungo il corso dell’anno. In questo quadro e per la prima volta nella sua storia, Biennale Democrazia dedica una sezione speciale del suo programma – Democrazia Futura – alle giovani, ai giovani, alle loro famiglie e alle scuole di ogni ordine e grado. Lo fa in un momento storico particolare, nel quale si avverte la necessità di tutta l’immaginazione delle nuove generazioni per spingere il presente a scivolare verso destinazioni nuove e impreviste.

80 classi delle scuole elementari, 40 della scuola media, 80 delle scuole superiori, gli studenti dei CPIA, ragazzi del carcere minorile hanno partecipato nei mesi appena trascorsi ai percorsi formativi : percorsi realizzati grazie alla fattiva collaborazione di soggetti pubblici e privati di comprovata esperienza: Acmos APS; Associazione Guitare Actuelle; CCO – Crisi Come Opportunità; Cifa Onlus; Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea; Fondazione TRG; Museo Nazionale del Risorgimento Italiano; Polo del ’900; Museo del Risparmio; Area X – iniziativa di Intesa Sanpaolo Assicura; Museo Storico Reale Mutua; Sottodiciotto Film Festival; Stalker Teatro; Reset Festival, Torinodanza festival | Teatro Stabile Torino - Teatro Nazionale, messi in rete grazie alla collaborazione con Iter-Istituzione torinese per un’educazione responsabile.

Dal 22 al 26 marzo, il programma presenta gli esercizi, i progetti, le visioni, le provocazioni di chi ha tutto il futuro davanti a sé, ai quali le famiglie e il pubblico sono invitati a prender parte. Nei giorni della manifestazione, grazie alla partnership con COMBO, 200 ragazze e ragazzi da tutta Italia, ospitati presso l'ostello in Corso Regina Margherita, avranno occasione di vivere l’esperienza del Campus Residenziale di Democrazia Futura.

Ci saranno appuntamenti anche al Teatro Carignano e al Teatro Gobetti, presso il Circolo dei Lettori, all’Aula Magna della Cavallerizza Reale, a Palazzo Madama, nella cornice barocca della Sala delle Feste, e nella Sala Monoliti del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. E ancora si rifletterà sulla libertà al Campus Luigi Einaudi e alla Sala Rossa del Palazzo Civico di Torino. Le serate torinesi si accenderanno inoltre con concerti e spettacoli all’Hiroshima Mon Amour e ad Off Topic.