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Charlie Ann Marx si definisce “un’artista multidisciplinare, fondatrice del progetto “Füde”, un movimento liberatorio che nasce per celebrare l’io attraverso eventi conviviali a base vegetale”. Detto con altre parole, molto più basiche, la signora si è inventata nient’altro delle cene vegane di gruppo in cui si mangia completamente nudi.

Non è la prima volta che la ristorazione incontra il naturismo, dall’esperienza del “Bunyandy” di Londra al “Naked” di Gare St. Lazare, a Parigi, ma quasi sempre concluso il primo momento di pruriginosa curiosità e fatto i conti con la polizia, ogni esempio si è chiuso dopo poco, con scarsa fortuna.

Anche se, a conti fatti, l’idea di mangiare nudi si porti appresso comodità non da poco che iniziano dal saltare il classico momento del “cosa mi metto”, per finire alla macchiolina sulla camicia o sul tailleur, facilmente risolvibile visto che la camicia e il tailleur, appunto, non ci sono. Ma dall’altra è ovvio che se gli abiti possono nascondere ad arte imperfezioni, maniglie dell’amore e rotolini di ciccia, presentarsi al tavolo con tutta la mercanzia in esposizione richiede una dose di coraggio non da poco.

Oltre alla cena, la “Füde Dinner Experience” si accompagna in genere con attività diverse, prima e dopo le verdurine: respirazione, tonificazione vocale, yoga, meditazione, bagni di suono, movimento, arte, disegno, scrittura, lezioni di cucina, workshop informativi e mindfullness.

“Il nostro obiettivo è creare uno spazio sicuro e solidale in cui i partecipanti possano esplorare il proprio io autentico e connettersi con gli altri a un livello più profondo. Crediamo che attraverso la vulnerabilità, l'espansione e la connessione, tutti noi possiamo trovare il nostro io più puro e sperimentare una vera trasformazione”.

Rigorosa la selezione degli ospiti, che sono ammessi solo dopo un’accurata analisi di ognuno, per evitare di ritrovarsi al tavolo gente in evidente stato di alterazione, per dirla così, convinta di aver trovato un posto dove a fine cena scatti la sinfonia per asparagi e gnocca. È bene saperlo: certe attività ludiche sono rigorosamente vietate, perché lo scopo delle cene non è il sesso, ma connettersi agli altri liberandosi degli stereotipi, del superfluo e dei tabù.

Finora, la paffuta artista Charlie Ann Marx ha portato le sue cene come mamma li ha fatti a Los Angeles e New York, ma ha intenzione di spostarsi anche altrove. Vestita.