Un uomo di campagna con la mente che andava più veloce delle auto che aveva in mente da quando era bambino. Un “burbero” dal cuore buono, autoritario, schivo, dal carattere difficile e spigoloso, esigente con tutti, da sé stesso ai suoi piloti, meccanici e collaboratori. Eppure, tutti gli aggettivi conosciuti non basterebbero ancora, per descrivere fino in fondo Enzo Ferrari. Modenese classe 1898 - chiamato il “Drake”, il “Cavaliere”, “L’ingegnere” o il “Grande Vecchio” – resta per la storia il geniale inventore di un marchio di vetture destinate a pochi eletti, ma democraticamente capaci di far sognare il mondo intero, dove il Cavallino Rampante è ovunque sinonimo di potenza, sportività, eleganza, lusso e soprattutto di Italia, piccolo e misterioso Paese immerso nel Mediterraneo che trasuda storia, cucina e genialità al tempo stesso.
Il biopic diretto da Michael Mann, regista di “Collateral”, “Miami Vice” e “Ali”, premio Oscar per “Insider – dentro la verità”, ha analizzato a lungo la vita di Enzo Ferrari, scegliendo un periodo particolare e di profonda crisi in cui tutto ciò che aveva costruito sembrava destinato a chiudersi di colpo, con la stessa feroce ostinazione con cui era iniziato. Basato sul libro “Enzo Ferrari – The Man and the Machine”, di Brock Yates, per il delicato ruolo di “mister Ferrari” la produzione ha faticato molto, scegliendo prima Christian Bale, costretto a dare forfait per motivi di salute, quindi Hugh Jackman e per finire Adam Driver, reduce dai panni di Maurizio Gucci nel film di Ridley Scott.
Non è mai semplice cimentarsi in un film sulle corse, tanti nomi illustri hanno assaporato il gusto amaro del “flop”, come Steve McQueen nel 1971, quando testardo fino in fondo malgrado i costi e le avvisaglie, sforna forse il film meno acclamato di tutta la sua carriera. Era andata un po’ meglio nel 2019 a James Mangold con “Le Mans 66 – La grande sfida” con Matt Damon e Christian Bale, il film che racconta l’epica vittoria della Ford sulla Rossa di Maranello.
La differenza la fanno le tecniche di ripresa e la complicata capacità di trasferire sul grande schermo adrenalina e ottani in quantità tali da risultare perfette. Per il regista, la sfida è stata ricostruire la Mille Miglia del 1957, la 24esima edizione, quando la Ferrari 315 S n. 531 di De Portago-Nelson sbanda piombando sul pubblico a bordo strada. Muoiono nove spettatori, tra cui cinque bambini, e la tragedia si trasforma nel triste epilogo della “gara più bella del mondo”, sospesa e da allora mai più ripresa come gara di velocità.
Alla domanda sul perché il film ha scelto di concentrarsi sul 1957, Mann ha risposto dal Festival del Cinema di Venezia, dove la pellicola è andata in anteprima: “Molti dei conflitti nella vita di Enzo Ferrari si verificano proprio quell’anno: va quasi in bancarotta, perde un figlio e ne ha uno che sogna di chiamarsi Ferrari, il matrimonio naufraga, tutto nella sua vita è grandioso e miserabile al tempo stesso”. Nel cast, oltre ad Adam Driver, Penelope Cruz nel ruolo di Laura Garello, la signora Ferrari, quindi Shailine Woodley, Partrick Dempsey, Jack O’Connell, Sarah Gadon e Gabriel Leone.
LA TRAMA
Modena 1957. Enzo Ferrari, ex pilota e costruttore delle auto più famose al mondo, sta vivendo una crisi personale e professionale. L’azienda che soltanto dieci anni prima aveva creato dal nulla è in grave difficoltà e anche il matrimonio con la moglie Laura sta diventando sempre più tempestoso dopo la morte del loro unico figlio Dino e la scoperta dell’esistenza di Piero, il figlio che Ferrari aveva avuto da una relazione extraconiugale. In cerca di riscatto, il “Drake” decide di puntare tutto su una gara di velocità che si disputa in Italia: la leggendaria Mille Miglia.
IL CAST TECNICO
Regia – Michael Mann
Soggetto – tratto dalla biografia di Ferrari di Brock Yates
Sceneggiatura – Try Kennedy-Martin
Produttore – Michael Mann, John Lesher, P.J. van Sandwijk, John Friedberg, Lars Sylvest, Thorsten Schumacher, Gareth West e Thomas Hayslip
Produzione – Forward Pass, Storyteller Productions, Moto Productions, Rocket Science, Iervolino & Lady Bacardi Entertainment
Distribuzione – 10 Distribution
Fotografia – Erik Messerschmidt
Scenografia – Carmine Palmentieri, Massimo Pauletto, Ester Schreiner
Costumi – Massimo Cantini Parrini
CAST ARTISTICO
Adam Driver – Enzo Ferrari
Penelope Cruz – Laura Ferrari
Shailene Woodley – Lina Lardi
Patrick Dempsey – Piero Taruffi
Gabriel Leone – Alfonso De Portago
Sarah Gadon – Linda Christian
Jack O’ Connell – Peter Collins