La 28ma edizione del Festival CinemAmbiente, inaugurata nella data simbolo del 5 giugno, Giornata mondiale dell’Ambiente, rende anche quest’anno omaggio alla storia del cinema, con la proiezione di “Wonders of the Sea”, film del 1922 di J. Ernest Williamson, che presenta alcune tra le prime immagini subacquee mai viste sul grande schermo e richiama l’attenzione sull’importanza dei temi al centro della terza Conferenza dell’ONU sugli Oceani, in svolgimento a Nizza.
Tanti i film in programma, oltre 70, suddivisi secondo la classica programmazione del Festival, nei concorsi dei documentari e dei cortometraggi internazionali e nelle due sezioni non competitive Made in Italy e Panorama.
Novità di quest’anno la suddivisione della sezione internazionale Panorama in tre focus tematici, introdotti da incontri di approfondimento con esperti e dedicati rispettivamente all’impatto della guerra sull’ambiente, gli immaginari distopici nel cinema ambientale contemporaneo e alla difficile convivenza tra uomini e specie selvatiche.
La chiusura del Festival è affidata a 2073 di Asif Kapadia, premio Oscar nel 2016, uno dei più interessanti documentaristi contemporanei.
L’edizione 2025 mantiene la struttura consolidata negli ultimi anni e si articola in due sezioni competitive ‒ Concorso internazionale Documentari e Concorso internazionale Cortometraggi ‒ cui si affiancano le sezioni non competitive Made in Italy, vetrina della miglior produzione documentaristica nazionale dell'ultimo anno, e Panorama, che presenta film in arrivo da diverse parti del mondo, suddivisi quest’anno in microaree tematiche.
Le proiezioni saranno ospitate nelle sale del Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema (via Giuseppe Verdi 18, Torino). A partire dal giorno successivo alla proiezione in sala, una selezione di film sarà visibile online tramite il sito del Festival, www.festivalcinemambiente.it, fino al 21 giugno, sulla piattaforma OpenDDB, con una capienza di 300 accessi per ciascun titolo.
Tra le altre sedi delle iniziative la Mole Antonelliana, Il Circolo dei lettori, Orto Botanico dell’Università di Torino, Il mondo di sotto, Museo Regionale di Scienze Naturali, Open Baladin Torino, The Heat Garden, Fabbrica delle “E”.
L’ingresso e l’accesso a tutti gli eventi del Festival sono gratuiti. I biglietti per le proiezioni (max 2 a spettatore) saranno in distribuzione giorno per giorno al Cinema Massimo.
I FILM E LE SEZIONI
L’edizione 2025 presenta 77 film, in arrivo da 26 Paesi e in rappresentanza di 5 continenti, proposti nelle suddivisioni ormai tradizionali del Concorso documentari, del Concorso cortometraggi e delle due sezioni non competitive Made in Italy e Panorama, e a cui si aggiungono alcune proiezioni speciali.
La chiusura è affidata al nuovo film del Premio Oscar Asif Kapadia, “2073 – Ultima chiamata”, che da un futuro distopico lancia un allarme sui pericoli del nostro presente – il declino delle democrazie, l’ascesa delle tecnocrazie, il disastro climatico, il controllo dei dati personali – in uscita nelle sale italiane come evento il 16, 17 e 18 giugno.
Il Concorso documentari internazionali presenta 8 titoli, che affrontano temi sia da tempo al centro del dibattito ambientale, sia emergenti in un periodo di rapidi rivolgimenti geopolitici e sociali come l’attuale.
La sezione competitiva internazionale dedicata ai cortometraggicomprende 18 titoli, suddivisi in quattro programmi, che quest’anno presentano una varietà estrema di temi, ambientazioni, generi, tecniche di realizzazione – dal documentario, alla fiction, all’animazione, dai film di montaggio di mteriali d’archivio a quelli sperimentali – a conferma, ancora una volta, della vitalità della produzione internazionale del cinema “breve” ambientale.
Selezione dei migliori documentari di produzione nazionale realizzati nell’ultimo anno, Made in Italy presenta in quest’edizione 23 titoli dedicati all’ambiente, al paesaggio e al rapporto tra esseri viventi e natura. Raccontano un’Italia – e un mondo – in trasformazione, fatta di territori che resistono, memorie che riaffiorano, ferite ancora aperte, spaziando dalle vette alpine agli abissi del mare, dalle aree interne dimenticate ai margini urbani.
La sezione internazionale non competitiva Panorama, dedicata come sempre a film inediti in Italia o meritevoli della più ampia circuitazione, è quest’anno articolata in tre temi di grande attualità – i futuri distopici, i rapporti tra ambiente e guerra, il ritorno e la reintroduzione della fauna selvatica – che saranno approfonditi in specifici panel, paralleli alle proiezioni, attraverso gli interventi di esperti, studiosi e autori dei documentari.
GLI ECOVENTI
Molti, anche quest’anno, gli ecoeventi collaterali, tra questi le due installazioni realizzate all’Orto Botanico, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e con il cartellone di eventi culturali UniVerso, “Traspirazioni sonore” e “Food Jam Session”, che esplorano rispettivamente il potere raffrescante degli alberi e dei suoni e il ruolo dell'udito nella percezione del cibo; la live cinema performance Drowned Paradise del visual artist spagnolo Die! Goldstein; i cooking show degli chef impegnati nella cucina responsabile; la presentazione della Relazione annuale sullo stato dell’ambiente (con Regione Piemonte e ARPA); il panel sul futuro dei green job (con Casacomune); la conferenza-spettacolo di e con Luca Scarlini “Tutti i futuri sbagliati” (con Archivissima), l’ecotalk sugli Ecomusei in scena (con Piemonte dal Vivo).