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Come lo scorso anno, anche il Festival “CinemAmbiente” 2023 si apre nella data simbolo del 5 giugno. Con la campagna #BeatPlasticPollution, la Giornata mondiale dell’Ambiente 2023 riporta l’attenzione su una delle più pericolose minacce incombenti sul Pianeta: l’inquinamento da plastica.

Poco celebrativa e molto concentrata sui contenuti, la 26ma edizione del Festival tenta di guardare lontano per individuare fenomeni ancora semisconosciuti (dalle superpotenze mondiali impegnate ad accaparrarsi riserve d’acqua e terreni fertili di altri Paesi, alle nuove attività di estrazione mineraria nelle profondità degli oceani, alla pseudo-transizione ecologica di alcune multinazionali dell’energia) e di anticipare temi destinati a entrare nel dibattito ambientale del futuro.

Quest’edizione anticipa una retrospettiva organizzata con il Museo Nazionale del Cinema dedicata a George Ovashvili, l’autore georgiano del pluripremiato “Corn Island”, che sarà nella giuria del Festival, e assegna il Premio “Stella della Mole” al regista russo Victor Kossakovsky, che sarà ospite del Festival anche per una masterclass.

Sul versante attoriale, il Premio Ciak verde, riconoscimento attribuito dallo scorso anno a un personaggio dello spettacolo impegnato nella difesa dell’ambiente, va per quest’edizione ad Andrea Pennacchi, magistrale interprete di “Pluto”. Il Premio letterario Le Ghiande di Cinemambiente, va invece allo scrittore Claudio Morandini.

La 26ma edizione del Festival CinemAmbiente, la più importante manifestazione italiana dedicata ai film a tema ambientale, organizzata dal Museo Nazionale del Cinema e diretta da Gaetano Capizzi, è in programma dal 5 all’11 giugno 2023 a Torino e online sulla piattaforma OpenDDB, dove una selezione dei titoli in cartellone sarà visibile in replica, tramite il sito www.festivalcinemambiente.it, fino al 18 giugno.

L’edizione 2023 presenta 82 film in arrivo da 38 Paesi, in rappresentanza di 5 continenti: uno sguardo globale sullo stato del Pianeta e sui temi “più caldi” al centro del dibattito ambientale internazionale che il Festival propone nella consueta suddivisione del Concorso documentari, Concorso cortometraggi e nelle due sezioni non competitive Made in Italy e Panorama.

Il Festival si aprirà, come tradizione, con Il Punto di Luca Mercalli, seguito dal film inaugurale, “The Letter: a Message for Our Earth”, ispirato all’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco e introdotto dall’arcivescovo di Torino Roberto Repole. La serata finale ospiterà un talk del Premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, che parlerà di “Un mondo a tre zeri” (zero povertà, zero disoccupazione e zero emissioni); il film di chiusura sarà “Breaking Social”, nuovo lungometraggio del regista svedese Fredrik Gertten.

Tra gli ospiti il regista russo Victor Kossakovsky, insignito del Premio Stella della Mole 2023 e di cui sarà proiettato l’ultimo film, “Gunda”; l’attore e drammaturgo Andrea Pennacchi, a cui va il Premio Ciak verde; i due registi presenti in giuria, il georgiano George Ovashvili e la russa Nicole Gratovsky; lo scrittore valdostano Claudio Morandini, vincitore del Premio letterario Le Ghiande 2023. Due le masterclass dell’edizione: una affidata a Victor Kossakovsky, l’altra al regista cileno Pablo Larraín.

In un’edizione “diffusa”, il Festival si allargherà dalle sale agli spazi aperti cittadini con il Villaggio della Biodiversità, “costruito”, in collaborazione con il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, nelle vie adiacenti il Cinema Massimo, con l’installazione ANTIMATTER_STONE, dello scultore Sebastiano Pelli, realizzata con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea in Piazzetta Reale, con la mostra multimediale One Planet One Future dell’artista ambientale Anne de Carbuccia, allestita con l’Università degli studi di Torino nel Cortile del Rettorato.

Molti i temi di attualità affrontati dal Festival in panel e incontri organizzati con i tanti partner: tra questi, la conversione ecologica, dibattuta nei suoi molteplici aspetti con interventi, tra gli altri, di Leonardo Boff, Carlo Petrini, Luigi Ciotti, il problema della siccità (con Regione e Arpa Piemonte), le prospettive di Torino Città 30 (con Fiab Torino Bike Pride), esaminate anche nel quadro della proposta di legge nazionale per la riduzione della velocità dei veicoli motorizzati in ambito urbano, gli effetti sociali delle criticità ambientali e la realtà, sempre più drammatica, dei rifugiati climatici, le potenzialità del mezzo audiovisivo per la comunicazione scientifica e la diffusione dei risultati della ricerca.

Il Concorso Documentari, quest'anno presenta 8 titoli che affrontano temi ambientali emergent legali all'inasprimento della crisi climatica. Diretto da Matthieu Rytz, lo statunitense Deep Rising (martedì 6 giugno, ore 21.30, Cinema Massimo – Sala Cabiria), scandito dalla voce narrante di Jason Momoa, esplora il nuovo Eldorado, i fondali oceanici, dove c’è abbondanza di quei metalli che sono utilizzati soprattutto nella produzione di batterie per le auto elettriche e la cui domanda è in crescita vertiginosa sul mercato globale. Esplora un fenomeno emergente anche un altro film statunitense, The Grab (sabato 10 giugno, ore 20.00, Cinema Massimo – Sala Cabiria), di Gabriela Cowperthwaite, thriller investigativo che svela come, dalla Cina all’Arabia Saudita, governi e investitori privati si stiano accaparrando nuove terre in altri Paesi per garantirsi suoli fertili in previsione della crescente crisi idrica. Il tedesco Nuclear Nomads (mercoledì 7 giugno, ore 21:30, Cinema Massimo, Sala Cabiria), di Kilin Friedrich e Tizian Stromp, indaga la realtà di qanti, in Francia, lavorano per le ditte che hanno in subappalto le pulizie degli impianti nucleari. Il francese Le Système Total. Anatomie d’une multinationale de l’énergie (giovedì 8 giugno, ore 19.30, Cinema Massimo – Sala Cabiria), di Jean-Robert Viallet, affronta il problema della transizione ecologica nell’industria petrolifera analizzando il caso del colosso francese, che nel 2021, ha annunciato con una grande campagna mediatica il suo cambio di logo e di nome (diventato TotalEnergie) e il suo passaggio dalle forniture provenienti da fonti fossili a quelle ricavate da rinnovabili. Due i lungometraggi in concorso dedicati agli animali. Zoo Lock Down (sabato 10 giugno, ore 22.30, Cinema Massimo – Sala Cabiria), dell’austriaco Andreas Horvath, girato nella primavera del 2020 allo zoo di Salisburgo, aperto 365 giorni all’anno e chiuso per la prima volta nella sua storia durante la pandemia. Sospeso tra documentario e fiaba, Lynx Man(giovedì 8 giugno, ore 21.30, Cinema Massimo – Sala Cabiria), di Juha Suonpää, è girato invece nel folto della foresta, la cui vita selvaggia è ripresa anche attraverso fototrappole. Si torna sul tema dei cambiamenti climatici con To the End(venerdì 9 giugno, ore 21.30, Cinema Massimo – Sala Cabiria), in cui la statunitense Rachel Lears racconta la storia di quattro sue giovani connazionali di alto profilo – la deputata dem Alexandria Ocasio-Cortez, la fondatrice del Sunrise Movement Varshini Prakash, la direttrice di Justice Democrats Alexandra Rojas e l’esperta di politica climatica Rhiana Gunn-Wright – protagoniste della battaglia per il Green New Deal. 

Selezionati tra la migliore produzione internazionale, i 18 film in gara nella sezione competitiva dedicata ai cortometraggi segnalano la crescente popolarità del formato “breve” anche nei Paesi in cui l’industria cinematografica è meno sviluppata.

In quest’edizione, confluiscono nella sezione Made in Italy sia i documentari a tema ambientale di recente produzione nazionale, sia tre proiezioni speciali, mentre al suo terzo anno di vita, la sezione Made in Italy presenta, come di consueto, una selezione corposa – 21 titoli in quest’edizione – di documentari ambientali di diversi formati, realizzati in Italia nell’ultimo anno, e come sempre, il Festival riserva uno spazio al pubblico dei più piccoli e delle loro famiglie con un programma di proiezioni (domenica 11 giugno, ore 15.45, Cinema Massimo – Sala Soldati) che quest’anno presenta 8 cortometraggi.

INFO PRATICHE

Festival CinemAmbiente XXVI

5 - 11 giugno 2023

Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema (via Giuseppe Verdi 18, Torino, tel. 011 8138574); Mole Antonelliana, via Montebello 20; Fabbrica delle “E”, corso Trapani 91 B; Palazzo del Rettorato dell’Università di Torino, via Po 17; Il Circolo dei lettori, Palazzo Graneri della Roccia, via Giambattista Bogino 9; Piazzetta Reale; Cinema Elios, piazza Verdi 4, Carmagnola (TO).

INGRESSO: gratuito. I biglietti per le proiezioni saranno in distribuzione giorno per giorno al Cinema Massimo. Possono essere ritirati anche prima dell’orario di proiezione (max due biglietti a persona).

INFO: Festival CinemAmbiente, via Cagliari 34/c, Torino;

tel. 011 8138860 - festival@cinemambiente.it; www.festivalcinemambiente.it